Traina di fondo: gli accessori

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Traina con il downrigger o il piombo guardiano
Con l'arrivo del mese di Luglio e l'inizio della bella stagione ecco che si ripropone il dubbio se tutta la nostra attrezzatura è pronta per la vacanza estiva e quindi per il nostro periodo di pesca. In questo articolo mi rivolgo soprattutto ai trainisti per i quali farò il punto della situazione verificando quali accessori bisogna avere pronti per affrontare nel migliore dei modi il nostro sospirato periodo di ferie.
Innanzitutto per poter effettuare la traina di profondità bisogna fare una scelta: useremo il piombo guardiano o l'affondatore? La differenza tra le due tecniche esiste: Con l'affondatore o downrigger possiamo trainare le nostre esche a stretto contatto con il fondo,  velocità intorno ai due nodi, ma naturalmente bisogna avere un pò di dimestichezza con questo strumento. Con il piombo guardiano, invece, la velocità di traina sarà intorno al nodo e dovremo tenere per tutte le fasi di pesca la canna in mano. Ne consegue che a parità di tempo con l'affondatore copriremo più mare, ovvero percorreremo più miglia e quindi avremo maggiori possibilità di incontrare la nostra preda.
affondatore.JPG (33904 byte) clicca sulla foto per ingrandire affondatorepalla.gif (10937 byte)
sganciorapido.gif (7342 byte) clicca sulla foto per ingrandire guardiano.gif (12228 byte)
La forma dei piombi per la traina di fondo sono: a forma di pesce, in alto a sinistra, allo scopo dipinto anche con coda ed occhi, del peso da 3 a 6 chili, ma conviene attenersi sempre sui 4 chili; la palla di cannone, la prima in alto a destra, da 3 a 12 chili, e conviene usare oltre 5 chili per scendere a profondità intorno ai 50 metri;  Il piombo a sgancio rapido, qui sopra a sinistra, che comunque sconsiglio vivamente in quanto danneggia il trave e non è immediato lo sgancio, per come dice il nome; ed infine il piombo guardiano, qui sopra a destra. 
Vediamo ora in dettaglio gli accessori per la traina con il downrigger. Ci sono in commercio tre o quattro aziende che producono questo accessorio. I prezzi vanno dalle 350 mila lire a oltre 4 milioni per quelli più sofisticati. Sono manuali o elettrici. 

accessoritraina.JPG (64594 byte) affondatore elettrico - clicca sulla foto per ingrandire

Oramai il livello qualitativo degli affondatori si equivale per cui la scelta sarà fatta esclusivamente dalle nostre disponibilità. L'affondatore va posizionato a poppa dell'imbarcazione, su un lato, o mura a dritta o mura a sinistra, facendo attenzione alla sua installazione: dovrà essere ben posizionato in quanto il peso che deve sostenere (4 chili la palla, da 5 a 10 l'affondatore + la trazione esercitata dal moto della barca) è notevole. In bobina caricheremo dacron o piano wire, a seconda delle nostre abitudini. Il piano wire (cavetto d'acciaio) ha meno attrito in acqua e quindi il peso sarà quasi a piombo sotto la barca ma genera correnti galvaniche  negative (tratteremo la cosa in altro articolo). Nella foto in basso si può vedere posizionato un affondatore elettrico sulla mia barca, un 24 piedi, dove è stata operata una modifica. Quasi tutti gli affondatori in commercio sono dotati di un portacanne, ma non di due. E allora, volendo trainare con due canne, io, ad esempio, ho dovuto installare un secondo portacanne che consente alle due canne di rimanere sempre in ottima posizione, qualunque cosa faccia il downrigger (esempio in virata).

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Clicca sulle foto per ingrandire - un esempio di come ho posizionato in pesca due canne
La canna ed il mulinello. La canna ideale per pescare e divertirsi è una 20 libbre, possibilmente lunga e non stand up, a ripartizione. Mediamente queste canne hanno sette passanti. Le canne nelle foto sono: una a carrucole ed una ad anelli. Naturalmente quelle a carrucole fanno un ottimo lavoro, soprattutto per pesci superiore ai 20 chili. E' necessario, comunque, che nei passanti della canna possa entrare agevolmente la girella da 30 o 45 libbre (rigorosamente sampo) che andremo ad inserire sul trave e che collegherà il finale. Per le canne Vi posso tranquillamente consigliare NORMIC che con l'esperienza di Michele Nodari produce  canne veramente di ottima qualità sebbene il prezzo sia leggermente superiore ad altre presenti sul mercato. Per chi invece sta appena iniziando andremo su una 30 libbre. Il mulinello dovrà essere un 4/0 e anche qui, come per gli affondatori, vi sono molte aziende che producono accessori a buon livello. Personalmente uso DUEL 4/0 con in quali ho avuto veramente grandi  soddisfazioni. 
Bigric98.JPG (68617 byte) Una Ricciola di 44 chili, un'altra di 15 Ric97.jpg (83193 byte)
Una buona canna da traina va dalle 400.000 a oltre 1 milione e comunque vi consiglio di non badare a spese, se possibile, è un acquisto che si fa una sola volta. Per il mulinello la cifra varia tra le 400 fino a 1 milione e mezzo. 

Filo e finali. Il filo sarà un 20/30 libbre con la 20 Libbre ed un 30/50 libbre con la 30 libbre, a secondo di quante chanches vogliamo lasciare al pesce e se nella zona dove peschiamo sono possibili catture di grossi esemplari. Dovremo provvedere ad imbobinare il filo avendo cura di non riempire molto il mulinello che in fase di recupero dovrà ospitare anche il finale e la girella. Il finale, lungo da 10 a 15 metri dovrà essere almeno dello 0,50, con la doppiatura negli ultimi 40 centimetri. Personalmente utilizzo l'Asso doppia forza 0,60 senza doppiatura, oppure il Fluorocarnbon 0,50 senza doppiatura: vale sempre questa massima: fili sottile maggiori allamate ma maggiori rischi. E' una scelta. 

Ami. I migliori in assoluto sono quelli prodotti dalla francese VMC, con anello saldato ed in lega leggera. Ma comunque anche altre marche vanno benissimo, nelle misure 4/0 per l'amo pescante (quello che va inserito nei pressi dell'ano del pesce) mentre per il trainante va bene un n°7 o n°9 ad anello, da inserire nel muso del pesce o nel rostro, dal basso verso l'alto. Il finale è a due ami, tre se la nostra esca è voluminosa, anche se le regole IGFA vietano la pesca a tre ami. 

INNESC.JPG (42348 byte) clicca sulle foto per ingrandire INNESC2.JPG (35918 byte)
Nelle foto sopra si vede un finale dello 0,40 doppiato per gli ultimi 40 centimetri con un Bimini Twist e due ami a gambo lungo. Vi consiglio tra l'altro di usare ami a gambo dritto, per evitare rotazioni dell'esca. Se si dispone dell'aguglia, che è la migliore esca in assoluto a mio parere, va innescata come nella foto, un amo nel rostro ed un altro si può inserire sottopelle, nei pressi della coda, oppure nell'ano. Tempo fa avendo difficoltà a reperire l'aguglia ho innescato addirittura una spigola, come si vede nelle foto in basso. Qualsiasi esca, se viva e ben innescata, fa al nostro caso.
innescospigola.JPG (65946 byte) clicca sulle foto per ingrandire innescospigola1.JPG (48489 byte)
Pinzetta di sgancio. Ho considerato di aver perso in tanti anni di traina  almeno un centinaio di pinzette di sgancio. La pinzetta va collegata sul cavo dell'affondatore poco sopra il piombo, e serve a trattenere il trave. Vedi nella foto in basso.

pinzettatraina.JPG (39432 byte) clicca sulle foto per ingrandire

Come si noterà nella foto ingrandita uso rafforzare la stretta della pinzetta con un elastico, arrotolato più volte. Anche se vi sembrerà troppo forte, vi assicuro che quando mangia la ricciola,  la tenuta della pinzetta con l'elastico, sembrerà un fuscello in balia di una tormenta. Per chi volesse, invece, risparmiare sul costo della pinzetta (circa 16 mila lire, anche se il nostro sponsor www.islandparadise.it  la vende 13 mila) si possono usare elastici in caucciù, magari doppi, facendo una asola sul cavo dell'affondatore ed un doppio nodo sul trave. Regge ugualmente e si risparmia in caso di incaglio.

La vasca del vivo.
Chi non ha la fortuna di avere una imbarcazione già predisposta con la vasca del vivo  dovrà allora recuperare un bidone o comunque una vasca possibilmente rettangolare e ancora meglio se con i bordi smussati. Le dimensioni ideali sono larghezza cm.40, lunghezza cm.60, altezza cm.40. Vanno benissimo quelle vasche in Pvc che si usano per il trasporto del pane: hanno anche i manici. Necessario un coperchio in quanto in navigazione, in presenza di mare anche leggermente formato, si tende a perdere acqua. E' necessaria una vasca in cui il pesce, soprattutto l'aguglia, possa nuotare. Questo piccolo rostrato, infatti, ha una vitalità fragile se non nuota e se l'acqua si riscalda. Essenziale, quindi, organizzarsi prima e bene, altrimenti la traina con il vivo è impossibile farla. 
vascavivo1.JPG (17618 byte) clicca sulle foto per ingrandire
Raffio e pancerina o harness. Personalmente per quanto riguarda la pancerina ne utilizzo una rigida che si posiziona con una cintura sulla vita e va a poggiarsi sulle gambe,  composta da un bicchierino nel quale si posiziona la canna ed un renale (naturalmente NORMIC) come quello che si vede nella foto in basso. Questi accessori (il renale soprattutto) servono solo per pesci superiori ai 15 chili, altrimenti una pancerina da traina è più che sufficiente. C'è poi il raffio che deve essere leggero ma resistente, con la curva non molto aperta. Ricordarsi che il pesce si raffia sempre dal basso verso l'alto e con la punta rivolta verso l'esterno dell'imbarcazione. Così facendo il pesce non ha possibilità di sganciarsi.  
La canna per il vivo. E già perchè prima di catturare la ricciola dobbiamo prendere l'esca viva. E allora bastano due cannette da poche lire con un mulinello semplicissimo ed economico (spesa circa 25 mila lire). Saranno imbobinate con filo 0,25 e finale 0,10 o 0,12, con una girellina minuscola. Alla fine del finale legheremo una matassina di seta o skeinfish. Per chi non vuole acquistarla può tranquillamente sfilacciare una cima e creare un filamento lungo circa 20 cm che sarà annodato da formare un cerchietto e poi legato al finale. Trainato a 30 metri dall'imbarcazione, a velocità costante 2 nodi l'aguglia dovrebbe abboccare. La frizione al minimo in modo che il rostrato, dopo aver colpito la nostra esca e fermata per un momento abbia il tempo di ricolpire per ingoiare. E in questa occasione rimarrà bloccata con il rostro nella nostra esca sintetica. Se a volte le aguglie non mangiano basta ogni tanto arrestare momentaneamente il motore aspettare qualche attimo e ripartire. In alternativa una tailandese (lenza a più ami con simulazione di esca finta o mosca) che calata alla profondità di 40/50 metri, ma solo alle prime luci dell'alba, ci consentirà la cattura di qualche sugarello. Ottimi anche come esca viva. 
Ora non ci resta che allamare e combattere, ma questo è tema di un altro dei nostri articoli.
Massimo Rotondaro

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