Surfcasting a San Lorenzo
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Surf casting a San Lorenzo. | |
Attraversiamo lo Stretto di Messina e ci dirigiamo attraverso l’autostrada verso Siracusa, in direzione Sud – est. Subito dopo Siracusa, percorrendo la strada statale ss115 verso Ragusa, seguendo l’indicazione per Pachino, dopo circa 15 chilometri, si arriva, dopo Capo Passero, nella splendida spiaggia di San Lorenzo. La zona offre a tutti gli amanti del “surf” le prede tipiche: orate, spigole, mormore, gronghi, serra, lecce e anche ricciole. | |
La morfologia del fondale si presente con due ampi gradoni, il primo a circa 40 metri ed il secondo a circa 70 metri dalla battigia, Dopo di che il fondo degrada lentamente. La zona meridionale di questa spiaggia o la parte centrale sono le parti migliori, e l’arenile è di circa 900 metri. Andando ancora verso sud, nei pressi di Punta Bove Marino, la spiaggia sabbiosa lascia spazio ad una costa rocciosa, ma bassa e con fondali misti. Naturalmente, vista la conformazione del fondale, qui si possono insidiare anche gronghi e murene, nonché piccole cerniole. Per via della morfologia del fondale, è necessario lanciare molto lontano. Basti pensare che a circa 200 metri dalla spiaggia il fondale è di circa 3 metri. In caso di mare formato, è necessario, quindi effettuare lanci potenti e con attrezzature adeguate: terminali aerodinamici, monogamo, come il long arm e lo short arm sono i più indicati al nostro utilizzo. Se, invece, si pesca nella fase di scaduta è meglio utilizzare le classiche montature del surf casting, come il pater noster. | |
Questi
naturalmente sono i momenti che il surfcaster dovrà utilizzare meglio:
la scaduta dopo la mareggiata proveniente da oriente, con venti di
scirocco e grecale, che provoca il miglior movimento di acqua, generando
canaloni con forti correnti nelle vicinanze delle quali sarà possibile
incontrare prede come le mormore, i saraghi, le spigole e
occasionalmente anche lecce, ombrine e razze. Con mare calmo la
situazione di pesca è scarsa, ma questo vale comunque per tutte le
situazioni di pesca in tutta Italia. |
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Le attrezzature. Mulinelli potenti, soprattutto a due o tre cuscinetti andranno imbobinati con un ottimo 0,35 o meglio 0,30. La qualità del filo farà la differenza in quanto sono probabili catture di oltre 5 chili di peso. Lo spessore sottile si addice anche al mare mosso ed all’azione che produce su di esso l’onda che frange. La scelta del mulinello, se rotante o fisso è una questione di “gusti”: uno ha prerogative che l’altro non ha e viceversa. Visto la lunga gittata dei lanci il mulinello dovrà avere una capienza medio-alta. Canna a ripartizione sarà la più adatta: 13 – 15 piedi la misura più idonea con potenza di lancio tra le 4 e le 6 once con la quale potremo lanciare esche pesanti piuttosto lontano. Per quanto riguarda gli ami dovranno essere proporzionati alle catture che intendiamo effettuare: per prede grandi ami medio grossi, quindi dal 2/0 al 6/0, mentre se insidieremo pesci grufolatori, mormore e saraghi, opteremo per misure comprese tra il n°4 e l’ 1/0. |
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L’esca. Sardina, americano, muggine vivo, gamberetto vivo sono le esche che consiglio di usare. Sicuramente utilizzando gli ami grossi la sardina è l’esca che servirà meglio al nostro scopo; e poi naturalmente anche il brumeggio verrà effettuato a base di sardina. Per quanto riguarda la pasturazione, a questa tecnica è riservato il ruolo di maggior importanza. Da sempre, infatti, la pasturazione ha rivestito e riveste un importantissimo ruolo, in quanto serve ad attirare il pesce ed a concentrarlo anche dove non è solitamente presente. Per il brumeggio sono diverse le tecniche praticate: palle di sardina mista a farina e sabbia, sacco contenente sardine spezzettate da lanciare a distanza e lasciare alla deriva; oppure pasturazione mediante piombi appositi, dotati di long tail ove posizionare una quantità di pastura compattata con farina e magari olio di sarda. |
clicca sulle foto per ingrandire |
Per quanto riguarda i calamenti vi rimando ai vari articoli presenti nella sezione ARTICOLI del nostro sito. Non ci resta che preparare le canne, le esche e le attrezzature, entrare in auto ed iniziare questa fantastica gita a San Lorenzo dove gli odori della Sicilia si mescolano ai classici ed a noi tanto amati odori del mare. Massimo Rotondaro |
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