Nasser,
il lago dei sogni.
Sommarietto:
Nell'incantevole scenario del lago Nasser, in Egitto, si può
vivere una fantastica esperienza di pesca ai giganteschi persici
del Nilo sia trainando che con la tecnica dello spinning.
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Molti
di voi si chiederanno il perchè di un articolo di pesca in
acqua dolce in un sito che parla di pesca in mare. Bene, pescare
sul lago Nasser in Egitto è come pescare in un mare, tanto è
vasto ed immenso; poi i persici del nilo raggiungono una taglia
talmente elevata che bisogna insidiarli con attrezzature ed
esche solitamente impiegate per il mare.
Nel
1971 ad Assuan, in Egitto, è stata terminata la costruzione di
una delle dighe più imponenti al mondo; lunga 3600 metri, larga
40 e alta 111 ha sbarrato il corso del fiume Nilo formando il
lago Nasser, secondo per grandezza fra i laghi artificiali del
mondo. Il lago ha sommerso circa 494 chilometri di deserto ed
attualmente ha una superficie di 6216 chilometri quadrati.
La
popolazione ittica originaria del fiume Nilo si è ambientata
immediatamente nel suo nuovo habitat tanto da incrementare di
numero in modo vertiginoso, in particolare le varie specie di
tilapia ed i loro predatori: persici del nilo e tigerfish. Il
lago Nasser è un luogo piacevole da visitare, è una distesa
d'acqua immensa circondata dal deserto, un paesaggio senza tempo
nel quale si respira un’atmosfera di tranquillità, immensità
ed avventura. Il lago ospita, oltre ad una moltitudine di pesci,
una impressionante varietà di uccelli, mammiferi e rettili;
intorno al lago sono state avvistate più di cento specie di
uccelli. In particolare è possibile osservare: l'airone bianco,
l'oca egiziana, il pellicano, l'airone, l'aquila e varie specie
di falconi.
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Il
paesaggio circostante il lago è molto vario, si passa da
formazioni rocciose collinari ad immense distese di dune che
formano spiagge degne delle migliori isole tropicali. Il lago
Nasser è una destinazione in cui ogni pescatore ha a propria
disposizione centinaia di chilometri quadrati di acqua.
I
due pesci che predominano le acque del lago sono il persico del
nilo ed il tigerfish, ma vi sono anche 18 diverse specie di
pesci gatto tra cui i giganteschi vundu e bagrus che possono
arrivare fino a 50 chilogrammi di peso; parecchie specie di
tilapia ed altri variopinti ciclidi completano la fauna ittica
del lago fino ad arrivare ad un totale di 32 specie presenti.
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Il
persico del Nilo è uno dei pesci più grossi d'acqua dolce,
infatti può raggiungere i 250 chilogrammi di peso ma il record
per il lago Nasser è solo, si fa per dire, di 178 chilogrammi.
E' un combattente molto tenace e la sua difesa, una volta
allamato, è caratterizzata da lunghe fughe verso il fondo e da
spettacolari salti. Il tigerfish è, invece, un pesce di
dimensioni più contenute, ma non per questo meno spettacolare e
divertente da catturare con attrezzature da spinning leggero. Il
peso massimo che può raggiungere è di circa 6,5 chilogrammi ma
la taglia media si aggira intorno ai 2-3 chilogrammi.
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L'inizio
dell'avventura.
Arrivato
finalmente in hotel, ad Assuan, io e gli altri pescatori
incontriamo Tim Baily, proprietario della African Angler,
organizzatore della fantastica avventura che stiamo apprestando
a vivere. Cioè effettuare un safari di pesca navigando
per una settimana sulle incontaminate e vergini acque del lago
Nasser. Tim, dopo averci dato una serie di informazioni
riguardanti la pesca nelle precedenti settimane e soddisfatto
ogni nostra curiosità, ci augura la buona notte in quanto ci
aspetterà una giornata veramente lunga. L' indomani mattina
dopo una levataccia alle 3 in punto veniamo divisi in due gruppi
e trasportati in due punti diversi del lago, in modo da
esplorare due zone differenti.
Insieme
a Mark e Roy dall'Inghilterra, Jarid e Guy dal Sud Africa e dal
simpaticissimo belga Bob, accompagnati da William, il nostro
capo guida, iniziamo la nostra avventura da Garf Hussein a circa
metà lago che si concluderà sei giorni dopo nei pressi della
diga di Assuan. Partiamo alla volta del primo campo base
prefissato con quattro barche, di cui tre impiegate per la pesca
e una destinata esclusivamente come trasporto viveri e tutto
quant'altro può servire per passare sei giorni lontani dalla
civiltà. A questo punto ogni barca, composta da due pescatori e
due guide è indipendente dalle altre e i pescatori stessi
possono decidere se trainare oppure fermarsi sulle varie isole
per fare spinning. L' unico vincolo è tornare al campo base,
che varia posto di giorno in giorno, per pranzare, cenare e
dormire.
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Il
primo giorno inizia veramente bene. Dopo circa un'oretta di
navigazione raggiungiamo un piccolo isolotto sul quale Mark ed
io scendiamo e iniziamo al lanciare i nostri minnows dalle rive
rocciose. Al mio secondo lancio ho l'impressione di aver
agganciato il fondo, ma neanche il tempo di pensare
all'imprecazione da dire per una situazione del genere, che la
canna mi viene quasi strappata dalle mani ed il mulinello inizia
a concedere filo in modo impressionante. Non era il fondo ma un
bellissimo persico del Nilo di 5 chilogrammi che dopo dieci
minuti di salti e potenti fughe si arrende per essere poi
rilasciato immediatamente. Preso dall'euforia riprendo a
lanciare tra le onde sollevate da un fastidioso vento che ci
accompagnerà per tutta la giornata. Mark ed io continuiamo a
pescare per quasi tutta la mattina catturando una decina di
questi splendidi pesci di peso variante tra i 2 e i 4
chilogrammi. Ripartiti alla volta del campo base le nostre guide
nubiane Nagrashi e Karim ci propongono di fermarci per una
mezz’oretta nel loro hot-spot preferito. La proposta accettata
con entusiasmo, ci regalerà la cattura di sei persici del Nilo
di buone dimensioni, il cui esemplare più grande fermerà l'ago
della bilancia sui 12 chilogrammi. Non male per la prima mezza
giornata di pesca. Arrivati al campo base ci rifocilliamo
gustando un delizioso e sostanzioso pranzo degno dei migliori
ristoranti egiziani e dopo esserci riposati e e dopo aver
confrontato le nostre esperienze decidiamo di recarci tutti noi
pescatori, con le relative guide, all' hot-spot visitato da Mark
e me. Passiamo tutto il pomeriggio facendo spinning tra una
roccia e l'altra, aiutandoci vicendevolmente a slamare e
rilasciare persici del Nilo che abboccavano con una frequenza
abbastanza costante. Il più grosso della giornata spetterà a
Mark con un esemplare stimato intorno ai 15 chilogrammi.
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Abbiamo
passato i restanti giorni alternando la traina con lo spinning
con alterne fortune, arrivando comunque a sera soddisfatti e
contenti della giornata passata anche se stanchi e stremati.
Dopo cena ognuno risaliva sulla propria barca e si infilava nel
sacco a pelo; si aveva appena la forza di chiudere la lampo che
le palpebre si abbassavano e Morfeo, il dio del sonno, prendeva
il sopravvento.
Nessun
pescatore ha mai dedicato molto tempo ad una pesca specifica per
il tigerfish in quanto tutti volevano cimentarsi contro le
spettacolari e potenti fughe dei persici del Nilo, ma alcune
volte, quando branchi di tigerfish si avvicinavano a riva,
accadeva di allamare decine di questi pesci. Nella maggior parte
delle volte questi pesci si liberavano compiendo una serie
impressionante di salti. I tigerfish catturati avevano in peso
medio oscillante tra 1 e 2 chilogrammi, ma sono stati catturati
anche due esemplari rispettivamente di 3 e 4,5 chilogrammi.
L'attrezzatura.
L'attrezzatura
per la pesca da riva deve essere molto resistente, consiglio una
canna da spinning pesante capace di lanciare da 30 a 60 grammi.
E’ altrettanto funzionale una canna da carp fishing con una
potenza che va dalle 2 libbre e mezza a 3 libbre. Alla canna va
abbinato un mulinello altrettanto robusto contenente almeno 250
metri dello 0,40. Chi volesse cimentarsi con attrezzature
leggere per la cattura di piccoli persici del Nilo e tigerfish
potrà tranquillamente usare una comune canna da spinning con
potenza tra i 10 e i 15 grammi abbinata ad un mulinello che
contenga 200 metri dello 0,20 o 0,22. Le esche rivelatesi
migliori e forse insuperabili quanto a percentuale di catture
sono stati i Rapala da mare countdown CD9 e CD11 rispettivamente
da 9 e 11 centimetri nelle colorazioni: nero/argento/arancio (SCG),
verde/giallo/nero (GM), e nelle nuove colorazioni marrone/nero
(OS) e verde/nero (GS). Questi artificiali devono essere
collegati con una girella moschettone di almeno 100 libbre ad un
terminale lungo due metri dello 0,80, pena la perdita di numerosi
pesci per lo sfregamento della lenza sulle rocce. Le esche
migliori per i tigerfish sono costituite da piccoli minnows da 5
e 7 centimetri tipo: Rapala, Brutto Anatroccolo, Yozuri oppure
da cucchiaini argentati rotanti od ondulanti. Un'esca che si è
rivelata altrettanto funzionale è stato il minnows della
Rapala, armato con amo singolo, nelle misure da 6 e 7 centimetri
e nelle colorazioni argento (CH) e verde/oro (GS).
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Per
quanto riguarda una bilanciata attrezzatura da traina è
necessario portarsi una canna da traina con una potenza di 30
libbre, possibilmente di tipo stand-up, associata con un
mulinello a tamburo rotante di pari libbraggio caricato con 300
metri dello 0,50-0,60. E' bene usare terminali molto lunghi per
questo tipo di pesca in quando i persici del Nilo più grandi
tendono a combattere sul fondo e spesso cercano riparo tra le
rocce e gli anfratti. Sarà quindi necessario fare una doppia
lenza di due metri e collegarla con un terminale di 2,5 metri
del 120 tramite una girella moschettone da 165 libbre. Per la
traina i minnows che hanno fatto veramente la differenza sono
stati i Depth Raiders della Buchertail sia del tipo normale che
snodato, capaci di navigare fino a sei metri di profondità. Le
colorazioni da noi utilizzate sono state: l'argento/nero,
l'arancione/nero e il giallo/verde. Questi artificiali inoltre
possiedono una azione di nuoto veramente notevole ed anche a
basse velocità si muovono in modo ottimale. Purtroppo questo
tipo di esca made in U.S.A è praticamente impossibile da
trovare in Italia, ma potrà essere noleggiato in loco dalla
African Angler per una modica cifra.
Gli
amanti della pesca a mosca avranno bisogno di una canna molto
potente con una lunghezza di 12'-14 piedi e mezzo ed un
mulinello contenente una coda affondante del tipo 11 o 12
collegata ad almeno 200 metri di backing da 40 libbre. Come
esche possono essere utilizzati streamers creati per la pesca
dei tarpon o degli snook. Gli streamers dovranno essere
preceduti da un terminale lungo tra i 9 e i 12 piedi da 30 o 50
libbre. Per i tigerfish, può andare bene una attrezzatura da
mosca con coda affondante utilizzata per le trote; l'unico
accorgimento da osservare è l'utilizzo del terminalino in
acciaio prima dello streamer. Questo è necessario in quanto il
tigerfish ha una potente dentatura capace di recidere terminali
di nylon di buon diametro. In questo caso le esche devono essere
di dimensioni un po' più contenute; andranno bene grossi
streamers da trota o normali streamers per la pesca al salmone.
Chi
volesse tentare di notte la pesca dei pesci gatto giganti, potrà
utilizzare l'attrezzatura da spinning pesante collegando la
lenza madre con un piombo da 40 o 50 grammi, un terminale di due
metri dello 0,80 e un robusto amo della misura 3/0 o 4/0. Come
esca si potranno utilizzare piccoli tigerfish o tilapia morti.
Personalmente ho provato questo tipo di pesca per tre notti ma
senza risultato; soltanto una notte, verso le 11, ho avuto una
partenza, ma il tempo di uscire dal sacco a pelo ed arrivare
alla canna, che il sospettoso pesce gatto aveva già sputato
l'esca.
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Le
cifre.
Gli
amanti delle cifre vorranno sapere quanti pesci è possibile
pescare durante un safari sul lago Nasser. Bene, é molto
difficile da dire in quanto la pesca può variare molto in base
al periodo dell'anno e dai luoghi in cui vengono stabiliti i
campi base. Ad ogni modo, stando a quanto mi dicevano le guide,
la cattura di una decina di esemplari a testa al giorno è un
buon risultato. Personalmente, in cinque giorni e mezzo, sono
riuscito a catturare 47 persici del Nilo e 3 tigerfish; il mio
più grosso persico del Nilo è stato di 41,5 chilogrammi
pescato a traina l'ultimo giorno proprio dieci minuti prima di
terminare il safari. Il pesce in assoluto più grosso della
settimana é stato un persico del Nilo di 43 chilogrammi
catturato a traina dal fortunatissimo angler sudafricano Jarid
il quale è riuscito, pescando a spinning con lenza dello 0,40,
anche ad averla vinta, dopo 35 minuti di combattimento, contro
un esemplare di 42 chilogrammi.
Considero
questo tipo di safari entusiasmante ed avvincente, ovviamente ci
vuole un certo spirito di adattamento in quanto non si può
pretendere un comodo letto o la possibilità di farsi ogni sera
la doccia. Personalmente ritengo positiva la mia esperienza e
sicuramente il prossimo marzo ci ritornerò, magari per due
settimane.
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Chi
è il "persico del Nilo".
Il
persico del Nilo appartiene alla famiglia dei centropomidi ed è
un pesce endemico del continente africano e può essere trovato
sia nei fiumi che nei laghi. La sua presenza è accertata sia
nel Nilo blu che nel Nilo bianco, nel lago Nasser, nel fiume
Benue, nei laghi Rudolph, Alberto, Tanganyka, Chamo, Fayoum,
Vittoria e Menzaleh. Nel lago Vittoria, al confine tra Kenya,
Tanzania e Uganda, è stato introdotto nel 1950 e nel giro di
pochi decenni ha pressochè colonizzato l’intera superficie
del lago (69.485 kmq.) diventando la specie dominante e
decimando le 200 specie di ciclidi che popolavano il lago. I
persici del Nilo più grandi sono stati catturati proprio in
questo lago grazie all’enorme quantità di cibo a disposizione
per questo insaziabile predatore. Il persico del Nilo a circa un
anno di età misura circa 20 centimetri ed il suo colore è
argento, invece l’ esemplare adulto tende a scurirsi ed ad
assumere un colore verdognolo sul dorso e argento sul ventre.
Esso cresce all’incirca 25 centimetri all’anno per i primi 2
o 3 anni e poi tende ad aumentare sempre più lentamente. Un
esemplare di circa un metro dovrebbe avere all’incirca 7 od 8
anni. Il persico del nilo può raggiungere i 2 metri di
lunghezza ed arrivare a 250 chilogrammi di peso; ufficialmente
nel lago Nasser, con canna e mulinello, è stato pescato un
esemplare di 118 chilogrammi. Invece pescatori professionisti
del lago Vittoria hanno pescato esemplari fino a 226
chilogrammi.
Maggiori
informazioni.
L'Egitto
con una superficie di 1.001.449 chilometri quadrati (circa 3
volte l'Italia) occupa l'estremità nord orientale dell'Africa e
si affaccia sul Mediterraneo e sul Mar Rosso. Il territorio è
in gran parte desertico, per questo la popolazione è raccolta
lungo la valle e il delta del fiume Nilo.
Differenza
oraria: +
1 ora rispetto all'Italia.
Clima:
Buono durante tutto l'anno, con notevoli
differenze tra il Cairo e il sud del paese. In gennaio, il mese
più freddo, le temperature medie minime e massime sono di 9°-19°
gradi al Cairo, 8° - 24° gradi ad Assuan; in luglio e agosto
rispettivamente 22°-35° gradi e 24°-41° gradi.
Lingua:
La lingua ufficiale è l'arabo ma è
parlato correntemente l'inglese.
Moneta:
Lira egizia. Una lira egizia equivale a
circa 470 lire italiane.
Documenti:
E' necessario il passaporto valido almeno
6 mesi oltre la data del viaggio ed occorre anche il visto
rilasciato dall'ambasciata o dal consolato.
Vaccinazioni:
Nessuna vaccinazione è obbligatoria, ma
è consigliabile quella contro l'epatite A.
Periodi
di pesca: I
migliori periodi vanno da settembre a novembre e da marzo a
giugno. L’African Angler ha organizzato spedizioni in dicembre
e gennaio anche con buoni risultati, ma vi è l'inconveniente
della temperatura molto bassa che si registra durante la notte
(5°-8°gradi) ed il dormire all'aperto per una settimana a
quelle condizioni non è proprio il massimo.
Per
ulteriori informazioni:
Vernocchi Carlo:
vcarlo@mail1.tread.net
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