IL
POSIZIONAMENTO DEL TRASDUTTORE
SULLO
SCAFO
Al
momento di montare il
trasduttore sulla carena,
per ottenere un miglior
passaggio degli ultrasuoni,
sarebbe opportuno forare
lo scafo nella zona centro-poppa
e sistemare il trasduttore
all'esterno, a diretto
contatto con l'acqua.
Ma fare i fori in barca
e specialmente sullo scafo,
come sappiamo, non piace
a nessuno, e poi, questa
soluzione, pur sembrando
la migliore, può creare
degli effetti indesiderati
specialmente in navigazione;
si possono urtare dei
relitti galleggianti con
effetti talvolta deleteri,
inoltre la testa del trasduttore,
quando è immersa in acqua,
crea un certo attrito
alle velocità sostenute,
e poi ancora, si può danneggiare
il corpo allorquando si
compiono le operazioni
di varo e di alaggio.
Questo
problema si risolve
benissimo se la carena
della nostra imbarcazione
è di vetroresina e a
sezione unica, e cioè
deve essere esente da
interposizioni varie
di altro materiale, ad
esempio tipo sandwich.
Quindi usufruendo
di una sezione in
blocco unico di resina,
è necessario creare
al nostro trasduttore,
dalla parte interna
della carena, un piccolo
contenitore cilindrico
che deve contenere
acqua o olio di vaselina.
Questo contenitore
viene in genere costituito
da uno spezzone di
tubo in plastica o
in PVC che deve essere
correttamente sigillato
allo scafo con resina
o silicone e mantenerne
il parallelismo col
pelo libero dell'acqua.
Un tappo di plastica
filettato o di tipo
a pressione, opportunamente
forato al centro per
il passaggio dello
stelo del trasduttore,
avrà poi il compito
di sostenere il tutto
e di evitare, a causa
dei rollii, la fuoriuscita
del liquido.
Praticamente
in questo caso,
il fascio di ultrasuoni
emesso dal trasduttore
nel contatto diretto
acqua-vetroresina-acqua
o vaselina, trasmette
e riceve ottimamente
il segnale, ma subisce
una lieve perdita
di potenza di circa
il 5% peraltro
compensata
dalla potenza
dello strumento.
Negli
scafi in legno
la sistemazione
interna del
trasduttore
non è possibile;
in quanto a
causa della
particolare
densità e fibrosità
del materiale,
il segnale ne
risulta fortemente
compromesso.
Pertanto, in
questo caso,
la soluzione
esterna si evidenzia
decisamente
migliore. All'occorrenza,
vengono comunque
applicate
delle piccole
mensole a
poppa che
si rivelano
più o meno
funzionali.
I trasduttori
possono essere
in Pvc o in
bronzo. Naturalmente
quelli in
bronzo hanno
un maggiore
costo, ma
la resa è
sicuramente
migliore.
COME
SI "LEGGE"
UN MONITOR
?
Immaginiamo
di andare
a fare
una
battuta
di pesca
con
la nostra
ipotetica
imbarcazione,
e appena
fuori
dal
porto,
con
la barca
in navigazione
a velocità
di dislocamento,
attiviamo
il nostro
ecoscandaglio
posizionandolo
in automatico.
Via
via
che
andremo
verso
il
largo,
sul
monitor
apparirà
una
linea
a
carattere
grafico
che
naturalmente
scenderà
per
evidenziarci
la
cosiddetta
"cigliata"
che
sta
digradando
verso
il
fondale.
Ad
ogni
punto
registrato
che
comparirà
dalla
parte
destra
dello
schermo,
che
sia
esso
di
tipo
scrivente,
a
cristalli
liquidi
(LCD)
o
a
tubo
catodico
a
colori,
corrisponderà
un
valore
numerico
espresso
in
piedi
o
in
metri,
attraverso
il
quale
verificheremo
costantemente
le
varie
profondità.
L'altezza
dello
schermo
è
variabile,
secondo
il
modello
impiegato:
di
solito
dai
10
ai
20
centimetri.
Rileveremo
a
un
certo
punto
una
"impennata"
grafica
allorquando
l'ultrasuono
rimbalzerà
su
una
secca,
su
una
scogliera
rocciosa,
su
un
relitto,
ecc.
Il
tracciato
sarà
tanto
più
marcato
(in
nero
se
scrivente
o
in
rosso
se
a
colori)
tanto
più
l'eco
rivelerà
la
solidità
del
bersaglio;
e
addirittura,
sotto
il
grafico
che
visualizza
il
fondo,
verrà
riprodotta
una
doppia
o
una
tripla
eco;
questo
effetto
lo
otteniamo
agendo
sull'incremento
di
potenza
che
regola
l'emissione
del
suono.
Questa
manopola
o
tasto
è
chiamato
anche
guadagno
(Gain),
la
cui
regolazione,
se
viene
abbinata
all'altro
dispositivo
chiamato
"white
line"
o
"grey
line"
(linea
bianca
o
linea
grigia),
ha
il
potere
di
"staccare"
i
pesci
o
altri
dettagli
dal
fondo.
Naturalmente
la
regolazione
del
Gain
deve
essere
molto
sensibile.
Un
alto
Gain
aumenterà
la
definizione
del
fondo
e
dei
pesci,
creando
enorme
confusione.
Passando
sopra
un
banco
di
pesci,
i
segnali
sullo
schermo
ci
evidenzieranno
alcune
aggregazioni,
come
delle
macchie
puntiformi,
che
saranno
tanto
più
dense
e
scure
tanto
più
è
grosso
il
banco
di
pesci
rilevato.
Quando
il
banco
di
pesci
assume
un
aspetto
fusiforme,
sopra
una
secca
o
nelle
strette
vicinanze
della
stessa,
significa
con
buona
probabilità
che
un
pesce
predatore
è
situato
a
breve
distanza.
Se
saremo
fortunati,
nel
nostro
passaggio,
noteremo
il
predatore
sotto
forma
di
una
V
rovesciata
piuttosto
pronunciata.
E
un
consiglio
per
gli
appassionati
di
traina:
a
buon
intenditor
poche
parole.
Se
la
natura
del
fondale
su
cui
noi
stiamo
scandagliando
è
di
tipo
fangoso,
noteremo
che
l'eco
sullo
schermo
apparirà
più
debole.
Il
segnale
sarà
maggiormente
assorbito
dal
fondo
e
di
conseguenza
meno
riflesso.
A
questo
punto
occorrerà
incrementare
ancora
il
guadagno
per
ottenere,
se
ce
ne
sono,
i
dettagli
desiderati.
In
quelli
a
colori
il
fondo
apparirà
di
colore
rosso,
senza
altre
tonalità
chiare.
Quando
ci
avvicineremo
allo
scoglio
avremo
il
rosso
ricoperto
dal
giallo
e
bianco,
che
segnalano
appunto
la
presenza
di
roccia.
Le
posidonie,
così
come
altre
discriminazioni
del
fondo,
verranno
marcate
in
modo
più
o
meno
comprensibile
a
seconda
della
sensibilità
e
della
qualità
dello
strumento
usato.
Comunque,
la
padronanza,
la
pratica
e
la
conoscenza
del
proprio
strumento
sono
la
risposta
migliore
ad
ogni
interrogativo
che
si
pone
per
ogni
fase
operativa.
Gli
ecoscandagli
attuali,
da
autentici
computer
di
bordo,
denotano
inoltre
altre
funzioni
importanti
da
scegliere
nei
vari
menu,
come
l'effetto
zoom
di
quella
determinata
porzione
di
fondo,
oppure
l'allarme
preselezionato
in
un
certo
interstadio
d'acqua
per
rilevare
la
presenza
di
pesci,
condizione
che
si
rivela
essenziale
come
nel
caso
della
pesca
dei
tonni.
Insomma,
l'ecoscandaglio
ad
ultrasuoni
è
ancora
oggi,
più
che
mai,
il
fedele
ed
insostituibile
compagno
del
pescatore;
è
quella
scatola
magica
dall'occhio
attento
e
vigile,
sempre
pronta
per
ogni
avventura
a
lieto
fine!
Io
personalmente
uso
due
ecoscandagli
a
colori,
un
vecchio
ma
eccezionale
Koden
102
(320
metri)
e
un
Furono
600
(con
un
range
di
fondo
fino
a
300
metri
riportabili
a
600).
Vi
assicuro
che
i
risultati
ci
sono
(vedi
gallerie
foto).
A
buon
pescatore
poche
parole!!!!!!!
Massimo
Rotondaro