Siamo due appassionati di pesca a traina che pratichiamo da tempo con discreti risultati nonchè assidui lettori della Vostra rivista on line dalla quale abbiamo appreso varie tecniche e trucchi. Avendo letto più volte storie di una giornata in mare da parte di altri lettori abbiamo pensato di raccontarVi la nostra avventura iniziata l' 8 luglio c.a. Come quasi tutti i sabati estivi, nei quali ci prepariamo a partire da Roma per Civitavecchia per una battuta di pesca. A differenza degli altri sabati, arrivati a Civitavecchia il mare si presentava mosso con onda lunga e vento forte. Questo particolare ci aveva convinto ad eseguire tutte le operazioni di manutenzione al nostro “Capelli 19” open. Terminati tutti gli interventi il desiderio di uscire era così grande che il vento e il mare mosso non ci aveva fermato. Montate le canne con la matassina gialla per aguglie cominciavamo la ricerca del vivo e dopo circa 30 minuti eravamo riusciti a portare il barca un’aguglia di piccole dimensioni. Stufi del mare mosso e del vento, decidevamo di innescare l’unica aguglia su di una Pen Internazional 30 lb con mulinello 4,0 e filo di nailon del 0,60 con raddoppio del terminale ed ami 3 e 5 per tentare la sorte. Cominciavamo così a perlustrare il fondale avendolo portato ad una profondità di circa 18 mt.. La nostra battuta di pesca era proseguita per circa due ore senza successo e sfiduciati decidevamo di rientrare. A quel punto sganciavamo l’affondatore e portavamo l’esca in superficie alla ricerca di qualche spigola solitaria. Dopo circa 3 minuti il mulinello cominciava il tipico suono del cicalino; lo lasciavamo scorrere per alcuni secondi poi, presa la canna, ferravamo stringendo la frizione. Non avevamo capito cosa aveva abboccato ma il comportamento in acqua dava l’impressione di una ricciola. Dopo circa 15 minuti di combattimento fra recuperi e fughe, mettevamo a paiolo il pesce che si mostrava in tutta la sua bellezza di 130 cm., una splendida Leccia Stella che al bilancino pesava ben 25Kg. Terminava così felicemente una giornata nata con tanta voglia ma con tante poche speranze. Con i nostri migliori auguri per la Vostra pubblicazione Alessandro e Agostino N.B. Scusate se Vi inviamo nuovamente il nostro scritto ma presi dal desiderio di raccontarvi la nostra avventura ci eravamo dimenticati di firmarci.

Saluti