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Giunta Regionale del Veneto
La Regione Veneto, in persona del presidente Giancarlo Galan, noto tra i pescatori sportivi per la sua grande passione, il mare, si è fatto promotrice di un'iniziativa legislativa finalizzata a tutelare l'ambiente sottomarino della fascia costiera Veneta dell'Adriatico. Clicca sulla foto per ingrandire Il progetto, che parte dalla salvaguardia assoluta di realtà esistenti (Tegnùe di Chioggia e Presure di Caorle) che costituiscono un habitat unico per la fauna e la flora marine, prevede in estrema sintesi la creazione, mediante materiali inerti, di alcune centinaia di piccole scogliere artificiali emergenti dal fondo sabbioso, che favoriscano la riproduzione di animali e vegetazione e impediscano forme di pesca distruttiva (reti a strascico), peraltro già vietate. Per ultimo, ma non in senso di importanza, si punta a convertire la pesca "selvaggia" in allevamento del mare, con opportuni incentivi. I particolari: I tetrapodi, formazioni cementizie (nella piantina identificabili con delle stelline rosse), verranno dislocate in forma sparsa, tale da non essere ben evidenziata e memorizzabile dagli strumenti delle barche a strascico. Tali formazioni, che emergono dal fondo sabbioso, costituiscono un habitat preziosissimo per la vita e la riproduzione di molte specie di flora e di fauna marina. Senza dimenticare che saranno un ottimo mezzo dissuasore per lo strascico. esempio di tetrapodi - Clicca sulla foto per ingrandire Verranno così realizzate alcune centinaia di "tegnùe" artificiali, costituite da agglomerati di materiale inerte, all'incirca del diametro di una ventina di metri. Iniziative di questo genere sono state già sperimentate, con enorme successo, in varie parti del mondo: Beach Rocks in California ne è un valido esempio. In quest' area, entro le tre miglia, ove peraltro è già vietata la pesca, non verranno introdotti nuovi divieti, consentendo, quindi, la possibilità di ancoraggio, pesca ed immersione (ad esclusione di quella con le bombole). Clicca sulla foto per ingrandire Incentivi: La pesca distruttiva, strascico, bombe, derivanti ecc., e tutta quella che viene praticata contro le attuali regole, deve essere debellata. un rastrello "perso" sul fondo del mare Occorre, quindi, secondo il Presidente Galan, "attivare incentivi concreti per valorizzare e sviluppare le attività di coltivazione del mare", quali ad esempio la maricoltura e la molluschicoltura, oggi limitata a pochissime concessioni. Il presidente della Regione Veneto, quindi, propone di "sostenere le attività di coltivazione marina consentendo ai concessionari delle aree la possibilità di rilasciare, a pagamento, permessi di pesca sportiva all'interno degli allevamenti". Clicca sulla foto per ingrandire Un esempio di come sarebbe il fondale con l'allevamento dei mitili. Come gestire e finanziare gli interventi: Tre gli strumenti di governo del progetto: La "Consulta del mare" L' Ente di Gestione I Finanziamenti "La Consulta del mare" sarà il momento privilegiato di consultazione e sarà costituita da rappresentanti dei pescatori professionali e dei pescatori sportivi, nonchè da esponenti delle Istituzioni locali interessate. L'Ente Gestore sovrintenderà alla creazione e al buon funzionamento della zona di tutela biologica e provvederà a regolamentare le attività previste dal progetto. I Finanziamenti: per il primo anno è previsto uno stanziamento di 5 milioni e 200 mila euro sul bilancio regionale, finanziamenti europei e nazionali integreranno le risorse regionali. In futuro il sistema si autofinanzierà attraverso le istituende licenze di pesca in mare. Per concludere un plauso alla Regione Veneto ed al suo Presidente, Giancarlo Galan per questa iniziativa che dovrebbe servire da esempio ad altre regioni d'Italia ove il problema è ancor più grave (vedi Calabria e Sicilia). La Redazione di www.pescainmare.com, molto sensibile e vicina a questa problematica si fa promotrice di una campagna di sensibilizzazione e si impegna formalmente a divulgare quante più informazioni possano aiutare lo scopo finale: la salvaguardia del mare e dei suoi "abitanti". Massimo Rotondaro Le cartografia è pubblicata per gentile concessione dell'Istituto Idrografico della Marina; le fotografie per gentile concessione del Magistrato alle Acque di Venezia . Ministero LL PP. Per ulteriori informazioni: www.regione.veneto.it/tegnue Soverato, li 21 marzo 2002 |
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