Estate, tutta traina - parte 1a - costiera di superficie

 Nel periodo estivo si praticano diversi tipi di traina, alla portata di tutti

Foto e testi di Massimo Rotondaro

La stagione estiva, con il suo ripopolarsi di piccole, medie e grandi imbarcazioni, da inizio di fatto al grande periodo della traina. La traina, tra le tecniche più semplici e nello stesso tempo complicate, è praticata praticamente da tutti. Nell' idea del "pescatore" della domenica già l' idea di trainare un piccolo artificiale a poca distanza dalla costa, instaura il senso di mistero e di fascino per una probabile cattura. C'è comunque, invece, da dire che le tecniche di traina sono diverse e abbastanza complesse. Si divono in:

Traina costiera di superficie

Traina costiera di Profondità' (vivo e artificiale)

Traina d' altura

Traina notturna.

Parte 1a - La Traina costiera di superficie - La T.C.S. (traina costiera di superficie) è praticabile soprattutto da piccole imbarcazioni. si può effettuare sin da pochi metri dalla costa e di profondità sino alle 6 miglia di distanza. Consente di insidiare numerose specie, tra le quali quelle più ricercate, l' occhiata, i suragelli, i tombarelli, i tonnetti, le lampughe, e finanche le tracine.

Le esche artificiali sono diverse e variano da specie a specie:

OCCHIATE - TOMBARELLI - SGOMBRI - Minnows con paletta di plastica da 5 a 9 cm., meglio se con colorazioni tipo sardina, pancia arancio, fondo azzurro, o colori sgargianti. Vanno trainati a velocità prossime ai 2,5 nodi e sino a 4. Valide anche le piumette (bianca, bianca e rossa, bianca e gialla). I terminali dovranno essere sottili per le occhiate (18 o max 25 di diametro), sino al 30 per tombarelli e sugarelli. Le occhiate, ma anche i sugarelli più grandi, mangiano spesso a mezz' acqua su fondali sino a 15 o 20 metri. è necessario pertanto, affondare le nostre lenze di qualche metro.

uno sgombro

Sarà quindi necessario apporre sulla lenza, a circa 20 metri dal terminale, un piombo a sgancio rapido di 200/300 grammmi (o meno) e mollare in acqua parecchia lenza. Una disposizione delle canne tranquilla può essere quella di trainare due canne in superficie, una com piuma, una con minnows a circa 50 metri dalla barca, una canna con 300 grammi di piombo ed un minnows, ed un' altra con 200 grammi con un artificiale del tipo raglou bianco.

alcuni minnows arricchiti da un pò di inventiva

TONNETTI - Il tonnetto, pesce facile ma a volte difficile da allamare, è molto sensibile alle condizioni meteo. Più facile invogliarlo a mangiare se il mare si presenta increspato. In quelle condizioni mangia spesso facilmente ed anche molto vicino alla barca. In condizioni di mare calmo, invece, sarà necessario allontanare anche sino ad 80 metri le lenze dalla barca. Gli artificiali che maggiormente funzionano sono le anguillette siliconiche gialle con fili fluorescenti della Yo-zuri nella misura 1, i grandi raglou (meglio bianchi), i Pins Minnows sardina 9 cm. della Yo-zuri, e poi tutto il resto. Una tecnica ancica, poi ripresa da aziende del settore per commercializzare dei piccoli planner di superficie, quella di inserire, sulla girella prima del terminale (di circa 3 metri), un galleggiante piombato di 75/100 grammi). Lo stesso, trainato a circa 4/5 nodi, fa una duplice funzione: un teaser con poco dietro una esca super attirante quale l' anguilletta della Yo-zuri. Attenzione ad alcuni piccoli particolari: il terminale deve essere di almeno tre metri, il galleggiante piombato va collegato alla girella della canna dal lato opposto al piombo, le anguillette di varie marche non funzionano come le care Yo-zuri.

un tonnetto allamato

TRACINE E PESCI DI FONDO - Irresistibili per i pesci lucertola o per le tracine i piccoli minnows trainati in prossimità del fondo su fondali sabbiosi. Volendo fare carniere è importante affondare con un piombo gli artificiali e procedere ad andatura medio lenta (max 3 nodi). Le catture sono assicurate.

LAMPUGHE - L'arrivo delle Lampughe corrisponde purtroppo quasi sempre alla fine delle ferie estive. Il periodo in cui accostano è quello che va dai primi di agosto con punte massime di presenza intorno alla metà di settembre primi di ottobre. Gradiscono la traina di superficie sino a 6 o 7 nodi, e soprattutti gli octopus, i kona, i polipetti e le testine piombate sono gli artificiali che maggiormente gradiscono. Da esperienza pluriennale si può dire che quelli che contengono i colori del bianco e del rosso sono sicuramente i più idonei. Ma naturalmente questo varia da zona a zona e da ora in ora. Anche qui un piccolo trucchetto se abbiamo la fortuna di trovare le lampughe "impallate", magari vicino ad un relitto galleggiante: gradiscono molto la carne del tonnetto. Se ne abbiamo pescato uno, sfilettiamolo in parti di circa 5 cm x due di larghezza ed inneschiamolo con due ami in serie, uno dietro l' altro. Canna in mano, pollice sulla bobina, filiamo pochi metri di lenza (una diecina) e diamo un colpo di marcia con il motore. Poi subito in folle per procedere solo con l'abbrivio. Se vi sono i pesci in prossimità della barca le catture sanno multiple ed esaltanti. Potenziate il terminale (almeno del 35 o del 40). Sulla partenza a corto la lampuga è fulminante.

AFFONDAMENTO DA STIM - Nella T.C.S. è quanto mai importante affondare le lenze. Gli stim fanno proprio al caso nostro. L' ideale è quello di realizzare una lenza a mano di circa 20 metri di lunghezza, con dacron dello 0,40, colegato allo stim. un terminale di 20 metri dello 0,35, una girellina ed il terminale con l' artificiale dello 0,20. Con questo assetto occhiate e tombarelli potranno essere "fulminati" ad ogni vostro passaggio.

LA REGINA DELLA COSTIERA - Ma la preda regina della costiera di superficie è sua maestà la spigola. Difficilissima da catturare a traina per via del fatto che "sente" molto i motori e la scia della barca. Dovremo usare alcune accortezze: Usare i divergenti e portare le lenze molto lontano dalla scia e dalla barca: almeno 100 metri, velocità prossima ai 2,5 nodi, ed usare piumette o cucchini. Quello che maggiormente funziona in questi casi è il Granpescatore 3A leggermente modificato. Dovremo, infatti, praticare sulla sua metà una maggiore piegatura e sostituire l' anellino d' acciaio con uno ancora più piccolo. Terminale 0,20 fluorocarbon, ed alla distanza di circa 30 metri inserire un piombo con un elastico di circa 120 grammi. Il periodo migliore è quello prossimo all' autunno, meglio nei mesi invernali. Anche la Leccia è possibile insidiare a traina costiera, ma preferisce l' esca viva.

Per i tombarelli ed i tonnetti, naturalmente, il terminale sarà almeno dello 0,35.

Nella prossima parte illustreremo la tecnica della traina costiera di profondità con il vivo.

 

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