Anche i grandi pelagici hanno le loro stagioni.
Ho letto spesso queste affermazioni sui giornali di settore. Ebbene, inizio  quest' articolo dicendo esattamente il contrario, e soprattutto riferendomi alla  "locomotiva del mare", cioè il tonno rosso.  E allora in definitiva la stagione dei tonni non esiste.

Fattore importante è intuire le rotte o le zone che i nostri "amici" praticano. Indubbiamente la vista di gabbiani in mangianza o, come è successo in Calabria, lo stazionare in una zona di mare di numerose tonnare. Quando i "maledetti" (si usa questa parola solo perché con i loro prelievi depauperano il mare) sono in  agguato, allora ci sono sicuramente i tonni in giro.  Questo  pesce frequenta alcune zone di mare perché in quella posta  trova da alimentarsi e per alcuni giorni non si muoverà da lì.  

Poi, improvvisamente, cambia qualcosa ed i tonni spariscono. 

E in ogni modo, ritornando al problema della presenza di tonni, è di rilevante importanza se la zona che pratichiamo abbia  una costa alta e rocciosa e poi sprofondi nel blu più blu. In questi tratti, ove le batimetriche variano molto, ci sono le migliori condizioni per incontratrare i tonni. Il tonno, come tutti gli altri "fratelli" della famiglia dei tunnidi, sono presenti dove sosta una gran quantità di mangianza. Mi risulta che, ad esempio, in Liguria il periodo migliore va dalla fine dell'Estate all'inizio dell'Autunno. E poi che in Alto Adriatico i pesci più grossi si pescano tra Agosto e Settembre. E ancora ci risulta che gli amici calabresi, soprattutto lo scorso anno, in quel di Santa Caterina (CZ) tra dicembre e gennaio hanno effettuato molte catture. Ed io stesso, tra il 30 ottobre  e il 1 novembre 99, in due uscite, ho effettuato tre catture ed una slamata.  E in Tirreno, invece, mi  risulta che da fine giugno a settembre le catture si susseguono e nella stagione Invernale i tonni spariscono. Poi, generalmente, nei momenti di maggiore loro attività (schiumate, salti fuori dall'acqua ecc.) corrisponde una generale completa inappetenza. Mi ricordo che quasi sempre il pesce abbocca quando tutti si è distratti o fuori pensiero, magari quando ci si sta  appisolando gustandosi il caldo sole.

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Quando, comunque, ci si trova nel branco, consiglio di provare, oltre che a drifting, anche a traina. Le esche dovranno essere molto distanti dalla barca. E' preferibile usare rapala nella scia e minnow ai lati. Necessario non passare con la barca nel mezzo della mangianza, ma aggirarla e poi con forti virate far entrare nel cerchio,  ove sono presenti i tonni,  le nostre esche.  Ma non entro nel merito della tecnica che tratterò in un altro articolo.  Per gli artificiali dedicherò uno spazio particolare, e soprattutto ai Rapala, della cui efficacia ho i miei serissimi dubbi (attendo riscontro e smentite dai lettori a:  infoline@pescainmare.com ).
Tra aprile e maggio di quest'anno (2000), nella zona tra Monasterace e Roccella Jonica, in provincia di Reggio Calabria, le tonnare siciliane hanno fatto mattanza: oltre 1.000 pesci sono caduti nella loro rete, pesci affamati che andavano dietro al bianchetto o neonata o al novellame (in Calabria "ciciarella"). Io con un  amico  (noi i primi ad effettuare la cattura del tonno gigante nel 1994 in Calabria)
abbiamo effettuato almeno tre uscite a testa. Abbiamo avuto i tonni sotto, in scia, ma abboccate nessuna. E vi assicuro che non si è trattato di problemi di finali: il 100 di diametro è veramente sottile! 
Ormai entro nel mio settimo  anno di pesca al tonno,
con diecine di catture, e rimango comunque sempre della stessa opinione: la  pratica e le uscite, solo abbinate ad una  grande  passione, ci daranno fenomenali risultati. A poco ci servirà leggere di tecniche su questa o quella rivista che altro non fanno che pubblicizzare questa o quella canna, o quel filo e quel mulinello. Le catture che leggiamo si sviluppano soprattutto nei mari esteri, dove le prede sicuramente non mancano. Io, da loro assiduo lettore, ora comincio ad avere la situazione molto chiara: la mia esperienza, e soprattutto una serie di "Cappotti" mi hanno fatto capire molte cose.

Per ora vi auguro un in bocca al tonno.

Massimo Rotondaro