Power Chumming
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Pasturazione potente: power chumming

Fred Archer, molti anni fa, inventò una micidiale tecnica di pesca: il power chumming. Il power chumming (P.C. ) è una tecnica ibrida che stà a metà tra la traina e il drifting a scarroccio. Il P.C.(power chumming) è una tecnica che tende a prendere il meglio della traina e del drifting: si rivolge ai grandi pesci, mako, squali, martello e volpe, ma anche tonni. 

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Nella pesca a drifting si ha l’obiettivo di coprire un’ampia zona di mare lasciando una corposa scia di sardine capace di portare sin sotto la barca i pesci. Per ottenere quindi il miglior risultato è necessario quindi coprire più mare possibile. La corrente o il vento ci aiuteranno in questo frangente. 

Ma se gli elementi naturali mancano? 

E’ qui entrano in gioco gli “americani” con il P.C. o power chumming, una tecnica in grado di rimettere in discussione l’esito di una giornata di pesca che senza vento e corrente ci sembrerebbe negativa. Barca in moto, lenze in mare e via alla ricerca del pesce. Per prima cosa dovremo verificare la presenza di corrente, anche se minima. Se è presente prenderemo la stessa direzione, facendo attenzione a dare solo brevi colpi di motore per fare avanzare lentamente l’imbarcazione. Così facendo effettueremo una lunga e poderosa scia. Tra l’altro la turbolenza dell’elica provvederà a distribuire in una fascia di mare più ampia la pastura. Naturalmente dovremo anche stare attenti ad alcuni particolari ed in maniera specifica: a) dovremo rigorosamente mantenere la rotta, evitando quindi di fare zig-zag e quindi di spezzare la scia; b) muovere la barca così lentamente da percorrere poco mare. Gli americani ritengono che una volta effettuata la prima cattura e quindi con altri pesci in scia, sarà necessario effettuare cerchi vicini, a forma di otto, per mantenerli sotto. Facendo questo percorso ad otto  staremo sempre nella stessa zona, superpasturata e con i pesci ormai in scia. 

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Ma la cosa particolare è anche questa.  

Le nostre esche saranno affondate a due profondità diverse con l’affondatore o downrigger. Diciamo a 60 ed a 30 metri avremo due esche, vive o morte, come se facessimo traina. Ed in superficie, invece, a galla, altre due canne, come se facessimo traina di superficie, con le nostre esche che fungeranno da teaser. La velocità prossima al nodo, e poi non ci resta che provare. 

Sarà poi pasturazione potente: attendo vs. riscontri.

Massimo Rotondaro

 
 
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