La Traina d' altura, affascinante tecnica del
mondo del Big Game fishing, necessita di una trattazione lunga e
metodica per svelare tutti i segreti che possano poi trasformare
una battuta di pesca in una giornata memorabile.
Per far si che la trattazione sia chiara e
ben argomentata, divideremo in episodi i nostri racconti di
pesca.
PARTE 1A
E' molto importante la disposizione delle
canne in pesca nella traina d' altura. Iniziamo a parlare delle
nostre prede, o meglio di ciò che i nostri mari offrono: Tonno
intermedi e di branco, alalunghe, tonni alletterato, lampuga,
aguglia imperiale.
Ognuna di queste specie di pesce predilige
andature e metodiche dipesca diverse. Nel precisare che ciò che andremo
ad enunciare non è legge (per il mare oggi è vero il contrario
di ieri) cercheremo comunque di far capire alcuni concetti ed
impostazioni fondamentali.
Traina ai tonni di branco e alalunghe.
ESCHE:
Rapala Magnum 14 e 18 cm, Yozuri Hydro, Rapala Xrap 14, testine
piombate o grosse piume.
I tunnidi (e le alalunghe ne fanno parte),
mangiano in maniera diversa, talvolta sotto le eliche del nostro
otore e talvolta
molto lontano. Ciò dipende molto dalle condizioni del mare. Con
mare fermo e calma di vento, generalmente dovremo allontanare di
più dalla barca le nostre esche. E' consigliabile, di prima
mattina, provare un assetto tipo:
un tonno di branco catturato al largo di Porto Cervo
Variante A: Due canne
esterne filate a circa 80 metri con testine piombate (ottimi gli
ebone 14) se con i divergenti meglio, poi una canna centrale con
un rapala a circa 60 metri, ancora due canne laterali con rapala
a circa 40 metri e poi l' ultima canna centrale a 20
metri. Con questo assetto le sei canne lavoreranno abbastanza
bene e raramente un artificiale andrà ad incrociarsi con l'
altro. La colorazione delle esche sarà tutta differente per
consentirci di capire in quel momento ed in quelle condizioni
quale colore preferisce il pesce.
schema variante A
Variante B: Due canne
esterne filate a circa 80 metri con testine piombate (ottimi gli
ebone 14) se con i divergenti meglio, poi due canne laterali con
un rapala a circa 60 metri, ancora una canna centrale con rapala
a circa 40 metri e poi le ultime due canne proprio in scia
a circa 10 metri. Con questo assetto le sette canne lavoreranno
abbastanza bene ed avremo una disposizione più "aggressiva" per
pesci che se mangiano sotto la scia ci daranno partenze
multiple. La colorazione delle esche sarà anche qui tutta
differente per consentirci di capire in quel momento ed in
quelle condizioni quale colore preferisce il pesce.
schema variante B
Variante C: Due canne esterne a
circa 60 metri con piume e/o testine piombate, due canne
interne a circa 35 metri con rapala 14 e 18 e una canna centrale
a circa 15 metri nel mezzo della scia, sempre con rapala. Cinque
canne in pesca per un assetto classico e tranquillo.
LUCA
MELGRATI
mentre combatte un tonno di circa 30 chili in stand up
Nel caso invece ci sia presenza di
lampughe e di aguglie imperiali dovremo inserire sulle canne più
lunghe ed esterne dei kona 14 o 18 o anche più grandi. Nel caso
dell' aguglia imperiale e del pesce spada spesso mangiano
lontano, anche a 100 metri dalla nostra barca e spesso fuori
dalla scia. In tal caso sarebbe preferibile mettere una canna
lunga e centrale molto lontana, magari posizionandola sul porta canne a riposo del t-top. In quella posizione non la
rimuoveremo ai se non in caso di allamata o per il cambio dell'
esca.
LA PREPARAZIONE
DELLE CANNE: per l' altura si predilige imbobinare un
filo da 30 libre, andandosi a scontrare con pesci di sicuro
valore e dal peso che oscilla dai 4 ai 30 chili ed oltre. Il
terminale di circa 3 metri sarà dello 0,80 e magari anche in
fluorocarbon. Molto importante è preparare bene le canne con la
misurazione del filo. Partiamo dalle due canne più corte.
Misuriamo circa 20 metri ed apponiamo sul filo un segnalino
(filo colorato). Poi ancora 20 metri ed un altro segnalino.
avremo così due canne preparate per essere calate sia a 20 che a
40 metri. sul fusto delle due canne apporremmo una strisciolina
di carta adesiva con scritto 20-40. Procediamo con altre due
canne apponendo i segnalini a 30 e 50 metri. così ancora per
altre due canne apponendo 60 - 80 metri. Ed ancora con le ultime
due 70 e 90 metri. Avremo così otto canne con una misurazione
delle lenze dai 20 ai 90 metri. Naturalmente questo sistema va
adattato alle esigenze ed alle canne in nostro possesso.
DIVERGENTI:
Talvolta si abbina il pensiero dei divergenti
a grandi imbarcazioni, ma non è così. Anche un fisherman di 7
metri può montare i divergenti, magari in vetroresina, che
troveranno posto o in due appositi portacanne regolabili o
in due porta divergenti (un tubolare curvo che si
inserisce nei portacanne e tiene i divergenti distanti dalla
barca).
Ce
ne sono in commercio di diversi tipo (divergenti) prodotti
ottimamente sia dalla Gibi Inox che dalla Normic.
PORTACANNE:
Tanti, specifici e ben posizionati. E' importante che hai 4
portacanne classici posti sulle due murate della barca ve
ne siano altri, magari anche smontabili, ben posizionati. Per l'
utilizzo dei rapala, soprattutto, è necessario che le canne
lavorino molto basse e che l'angolo tra il filo e la canna sia
molto aperto (oltre i 120°). Ci sono ottimi portacanne come
quelli della foto che consentono di tenere la canna molto bassa
rispettando un ottimo assetto di pesca.
Nel prossimo numero tratteremo di altri
argomenti correlati.
Massimo Rotondaro
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