Traina
di profondità: l'esca "morta"
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Ci sono alcuni
periodi dell'anno o alcune zone dove è difficile procurarsi le
esche vive. In questo articolo andremo ad esaminare come
innescare una seppia morta e renderla il più "viva"
possibile. Innanzitutto dobbiamo procurarci alcune seppie che
siano quantomeno fresche, e che abbiamo intatto lo strato
esterno della pelle e che non siano state molto maltrattate. Ci
procureremo quindi i seguenti accessori:
un paio di pinze, una forbice, un
tubicino del tipo cotton fioc, un amo che useremo come ago per
cucire, ed al quale avremo aperto la punta, del filo elastico,
filo per legatura (anche il dacron va bene), il filo che
decideremo di usare per il finale e gli ami.
nella foto accanto un amo ed il tubicino
un particolare dell'amo che useremo per ricucire la seppia
Partiamo quindi con il terminale che sarà lungo circa 10
metri e realizzato con un buon 0,50 di diametro, doppiato negli
ultimi 40 centimetri con un Bimini
twist.
La realizzazione del Bimini
Fisseremo quindi con un nodo scorsoio effettuato con il
tubicino del cotton fioc la parte finale del bimini
all'occhiello dell'amo a gambo dritto N°6/0 , inseriremo un
piombo ad oliva e poco a monte di esso con lo stesso nodo,
collegato al gambo, un altro amo con la funzione di
scorrevole.
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Tra i due ami
bloccheremo il piombo ad oliva, di 50 grammi, con del filo di
nylon, del tipo che si usa per bloccare le girelle o le perline
clicca sulla foto
per ingrandire
Terminato
l'assemblaggio del piombo si procede quindi ad inserire gli ami
sotto il corpo della seppia, inserendo l'amo trainante dal basso
verso l'alto e forando il ns. cefalopode all'apice del cappello.
L'altro amo, il ferrante, sarà inserito nei pressi dei
tentacoli e del rostro, dall'alto verso il basso.
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clicca
sulle foto per ingrandire
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Ora sorge il problema
di dare una certa stabilità alla seppia, che tenderà a
ruotare. Tagliamo, quindi, due rettangolini di circa 6 cm per 2
di polisterolo, e inseriamoli nel cappello, uno da un lato ed
uno dall'alto. I due piccoli parallelepipodi daranno alla nostra
esca stabilità e la manterranno nella posizione naturale
la seppia con i rettangolini di
polisterolo
un particolare dopo l'inserimento del
galleggiante
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Siamo quindi alla
fine del nostro innesco. La seppia si può congelare avendo
l'accortezza di toglierla per tempo prima di usarla al fine di
farle riottenere il suo aspetto "naturale". Questa
traina andrà effettuata a velocità molto ridotta, intorno ad
un nodo, e se tutto è stato realizzato a dovere dovrebbe
funzionare. Provare per credere.
Massimo
Rotondaro
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