Strumenti per la pesca: Gps ed Ecoscandaglio
Una barca da pesca che si rispetti,
oggi, non può fare a meno di due strumenti: Gps ed ecoscandaglio.
La funzionalità tecnica di questi strumenti e di altri è stata ben
approfondita nella sezione
ELETTRONICA del nostro sito. |
In
questo articolo, pertanto, guarderemo a questi apparati
elettronici esclusivamente dal punto di vista applicazioni nella
pesca e come migliorare ed ottimizzare le nostre uscite in mare.
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GPS o
Global Positioning System, nato nel 1973, ha subito un grosso
successo intorno al 1992 allorchè è stato lanciato l'ultimo
satellite della costellazione Foc-Navstar. Poi da allora ancora
molti miglioramenti sono stati effettuati su questi strumenti
tanto che oggi i cartografici, ad esempio, sono diventati piccoli,
precisissimi e compatti, con la possibilità di collegarsi
contemporaneamente a molteplici satelliti. |
Il
mercato offre tre tipologie di GPS: i sequenziali, i multiplex, i
multicanale.
Un Eco Plotter di
nuova generazione |
La
soluzione multicanale, come la stessa parola lascia intendere,
utilizza il collegamento a più satelliti contemporaneamente e
quindi9 in grado di ottenere ottimi risultati (velocità di
collegamento, minimo margine di errore). Il Gps offre all'utente
non solo il dato del punto nave (cioè la posizione in mare) ma
anche l'esatta velocità e la rotta effettiva. La taratura iniziale
dello strumento è importante in quanto si potrà inizializzare con
miglia marine o miglia terrestri) c'è una discreta differenza tra
una ed un'altra). Una volta in possesso del GPS, abbinato alle
mire a terra (che dovremo non dimenticare mai) potremo memorizzare
centinaia di punti nave per poi ritornarci con una precisione
incredibile: un errore di circa 10 metri. E non è cosa da poco in
considerazione che anche di notte, quando le mira a terra sono
difficili da prendere, con l'infallibile Gps ritroveremo
perfettamente il punto da noi scelto per la pesca. |
L'ecoscandaglio
negli ultimi anni ha subito incredibili modifiche e miglioramenti
ed oggi è possibile, con cifre abbastanza abbordabili (intorno al
milione di Lire o 500 Euro) acquistare un modello abbastanza
professionale. Tra l'altro gli attuali ecoscandagli non si
limitano a rilevare il fondale, ma offronto una rappresentazione
grafica chiara della colonna d'acqua, che permette, quindi, di
stimare anche la posizione del pesce a quote diverse. |
Un ecoscandaglio a
tubo catodico |
Le
barche da pesca tradizionali, invece, hanno installato l'ecoscandaglio
scrivente che disegna il fondale su una striscia di carta a
rotolo, che avanza a velocità regolabile. La scrivente è
monocromatica, a gamma di grigi, ma un occhio esperto riesce
tranquillamente ad interpretare dalla tonalità di colore, la
compatezza del fondo. Il vantaggio dello scrivente è che è
possibile conservare le copie delle varie situazioni ove si
intende ancora ritornare ed avere quindi, una esatta cognizione di
quella zona. |
Negli
ultimi anni, poi, con l'avvento dei cristalli liquidi, la
situazione è cambiata notevolmente. Dapprima con i 3 d
(tridimensionali) e poi, ultimamente con i cristalli liquidi a
colori. La risoluzione perfetta, il peso minimo, l'ingombro
limitato ne fanno tra le soluzioni ottimali per i diportisti. Il
prezzo ancora è un tantino elevato: circa 1500 Euro. |
I
trasduttori, infine, sono un altro importante elemento: ci sono in
pvc, in bronzo, esterni o passanti. La frequanza varia e
generalmente esistono da 50 o da 200 Mhz. Ci sono anche i dual
frequence, cioè doppia frequenza, con unico trasduttore: con il 50
Mhz è possibile avere una chiara visione dei fondali, mentre il
200 è più fedele per la segnalazione del pesce. |
Un consiglio per l'acquisto: se serve per mero
scopo diportistico, allora un semplice apparato da 300/400 mila
lire è più che sufficiente. Per la pesca, invece, sarà necessario
basarsi sul Milione di lire (ovvero circa 500 Euro). L'ecoscandaglio
sarà al 40 % l'accessorio che ci farà pescare meglio e soprattutto
potrà fare la differenza tra la nostra e altre barche in pesca.
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Massimo Rotondaro |
Soverato, li 25
gennaio 2002 |
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