Premessa:
Riceviamo questa lettera, firmata ed accompagnata di documento di
identità da parte del Sig. Fabrizio Benedetti di Verona, il quale
intende denunciare quanto è accaduto. Naturalmente, per ovvie ragioni
alcuni nomi citati dal suddetto articolo, verranno puntati, al fine di
non creare ulteriore problemi al Sig. Benedetti, oltre quelli già
patiti. Per ulteriori informazioni, in calce alla lettera, vi è
l'indirizzo email della "vittima".
Ciao sono Fabrizio
Benedetti, vi racconto uno dei sogni della mia vita, una crociera di
pesca. Mi consigliano un .. esperto dicono. Il sig.
A.R.
Contatto questa
persona al nuovo negozio M.F.di
Verona. Gli chiedo se può darmi un consiglio di un buon posto
all’estero dove andare a pescare alla traina e spinning dalla barca
e sopratutto che sia il “PERIODO” migliore. Gli spiego che siamo in
due pescatori e che abbiamo disponibile una settimana a fine
dicembre.
Mi risponde che fa
parte della sua professione dare dei consigli, comincia a parlarmi
della THAILANDIA una crociera di quattro giorni e tre notti alle
SIMILAN a bordo del
Charter Andaman Hooker.
Mi
stordisce di fantastiche pescate in questo magnifico paradiso e mi
elenca quel che nelle peggiori delle ipotesi avrei dovuto pescare:
Pesci vela anche cinque abbocchi in simultanea, black marlin ,Wahoo,
4/5 specie di tonni, lampughe, barracuda, ecc, ecc. Ma soprattutto
carangidi a spinning, dai 10 kg ai 25 kg di media. Lui mi racconta
che ne ha preso uno da 36 Kg, dimenticavo una media di 15/20 pesci
al giorno a testa .
Gli chiedo come
periodo? Lui mi risponde "è inizio
stagione ed i pesci hanno visto poche esche, questo periodo è il
migliore"
Mi consiglia anche
il nome di un’agenzia che mi organizzerà il tutto.
I
V. di L. "il complice di Vanna
Marchi".
E’ tutto pronto
partenza 20/12 rientro 30/12/2001. Il programma, un’intera giornata
di
pesca d’altura nella zona di Racha yai isole di fronte a Phuket più
quattro giorni di crociera di pesca alle Similan; gli altri
quattro giorni si trascorreremo a
Phuket solo pernottamento,
Il prezzo
cinque milioni più l’attrezzatura, comprata nel negozio “M.F.” a
Verona.
Per un totale di circa sette milioni
a testa.
20 Dicembre,
partenza, il sogno si sta avverando. Siamo arrivati all’aeroporto di
Phuket, ci attende una guida che ci porterà all’hotel, carichiamo i
bagagli, la guida vedendo il tubo delle canne mi chiede se andiamo a
pescare? Si rispondo e domando se è possibile uscire con una barca
per pescare? Lui con tutta franchezza mi dice che non c'è problema
ma che non è certo il periodo migliore, settembre ottobre sono
il periodo migliore “.
Non so descrivere la
nostra reazione, pensavamo che stesse scherzando ma poi quando ci
spiegò che dopo le piogge di giugno, luglio e agosto l’acqua in
superficie e fredda e il pesce è a galla mentre da metà novembre in
poi l’acqua in superficie si scalda e il pesce scende in profondità.
Il nostro sogno da questo momento fino alla fine sarà invece la
nostra disperazione.
Prima giornata di
pesca “INTERA GIORNATA DEDICATA ALLA PESCA D’ALTURA”.
L’agenzia mi aveva
raccomandato d’essere puntuali, rispettando gli orari.
Dovevano venirci a
prendere alle 08.00 sono venuti alle 08.45, ci siamo imbarcati alle
10.30, finalmente si pesca? Magari, abbiamo sostato su 10 boe di
segnalazione e ad ogni boa un ragazzo dell’equipaggio tentava di
pescare delle esche vive, risultato alle 11.30 avevano pescato sei
pesci lunghi 7/8 cm che poi non abbiamo neanche usato. Alla fine
il capitano rinuncia e finalmente si comincia a pescare alla traina
ore 11.40.
D opo
mezzora abbocca un tonno da Kg.1.5 con una canna da 30 libbre, vi
lascio immaginare il combattimento.
Ore 13.00 sosta per mangiare.
Ore
13.40 si riparte dopo 20 minuti un altro tonno Kg.1 sempre stessa
canna.
Ore 14.30 un altro tonno che abbocca in una virata
della barca cosi si aggrovigliano due lenze, recuperiamo il tonno
800 gr. , le lenze sono troppo aggrovigliate, il ragazzo guarda
l’orologio e decide di tagliare una lenza cosi peschiamo fino alle
15.30 con tre canne:
Fine della giornata di pesca d’altura.
Totale ore 3.20 di
pesca e tre tonni il più grosso kg.1.5 alle ore 17.00 ero già in
hotel avevo già fatto la doccia e seduto sul letto pensavo a quello
che mi era successo. Il mio amico ruppe il silenzio e disse:
"ci rifaremo alle Similan".
Il giorno dopo
giornata di relax, dopo la faticosa pesca decidiamo di andare
al porto di Chalong per vedere com’era andata la pesca alle altre
barche e arriviamo verso le due del pomeriggio. Facciamo conoscenza
con un capitano di una barca da pesca d’altura , gli chiediamo
quante barche da pesca d’altura lavorano nel porto? Lui ci risponde
una quarantina. Intanto involontariamente le stavo contando erano
32, ma sono già rientrate tutte domando? No, ne saranno uscite
sette otto.
Come mai?
Mi risponde che non
è un buon periodo fino a metà del mese di novembre. Adesso si pesca
poco o niente.
Non ho avuto il
coraggio di chiedergli come era alle Similan.
Siamo al
24 dicembre, si mette già da cani, dovevamo
partire alle 07.00 per il porto di Tap Lamu, invece senza avviso ci
vengono a prendere alle 08.40 per il porto di Chalong, così ci
tocca subire tre ore di barca in più oltre a quasi due ore di
ritardo.
In ogni caso si
parte.
Dalla prima
impressione della barca e dell’attrezzatura, e del capitano Mister
Uwe Schittek, sembra che questa volta si vada a pescare.
Partiamo alle ore 10.30 dal porto e dopo sette ore di pesca alla
traina arriviamo alle Similan: abbiamo pescato solo un piccolo
bonito Kg.1,5. Costeggiamo la parte sotto vento della prima isola e
cominciamo a lanciare con i popper inizia il capitano e noi lo
imitiamo purtroppo neanche un’abboccata.
Ormai si era fatto
buio il capitano ormeggia la barca un pò al largo dell’isola per
pescare a fondo ma anche in questo caso niente di niente, abbiamo
pescato fino alle 11.30 per un totale di 11 ore di pesca e preso un
pesce. Mangiamo qualcosa e andiamo a letto nella certezza che le
cose devono solo migliorare.
Sveglia alle sei e
trenta, dormito pochissimo, il mare era mosso si fa una veloce
colazione e alle sette siamo già in pesca, costeggiamo le isole
Similan fino alle quattro del pomeriggio.
Arrivati vicino ad
un’isola agganciamo un barracuda di due kg. L’unico pesce dopo nove
ore di traina.
Il capitano decide
di provare a pescare al lancio nella parte sotto vento di quell’isola,
sperando in qualche Carangide, ma non si vedeva nessuna mangianza e
si doveva pescare alla cieca nei frangenti.
Finalmente!
Il capitano ne
prende uno sui 6 kg. Un altro insegue il mio popper ma in vista
della barca rinuncia all’attacco. L’adrenalina comincia finalmente a
scorrere, che sia la volta buona?
Ma dopo due ore di
lanci non abbiamo più visto ne sentito niente, ormai era buio.
Ormeggiamo sotto
vento dell’isola, insistiamo pescando a bolentino fino alle 23,00
poi dopo quindici ore di pesca con il bottino di due pesci e il
morale a pezzi andiamo in cuccetta.
Il mattino dopo
riproviamo ancora al lancio costeggiamo l’isola e finalmente
aggancio un carangide sui 4 kg. Un’altro il capitano poi basta.
Continuiamo fino a mezzogiorno, proviamo alla traina niente, verso
sera riproviamo al lancio. Il mio compagno, quando ormai era buio,
aggancia un pesce arcobaleno molto bello sui 6 kg.
Il capitano decide
di tentare il tutto per tutto ci trasferiamo sempre pescando alla
traina verso l’isola più grande che è anche parco marino e sarebbe
vietato pescare. Arriviamo verso le nove. Dimenticavo, durate
il tragitto circa tre ore alla traina non abbiamo preso niente.
Ormeggiamo e subito
cominciamo a pescare a bolentino: qui peschiamo fino all'una di
notte e prendiamo molti pesci ma tutti piccoli sui due tre etti solo
due sui 3 kg.
Ormai distrutti sia
fisicamente che moralmente andiamo a letto.
Ultimo giorno ultime
speranze, sveglia alle 06,30 cominciamo lanciando i nostri
popper per mezzora poi il capitano decide di salpare, pescando alla
traina attraversiamo il parco marino ma anche qui neanche
un’abboccata: Mi dico che è ancora presto visto che sono appena le
sette e trenta, ma con mio grande stupore il capitano prende la
rotta per il porto di Chalong. Dopo sette ore di navigazione
arriviamo al porto. Sono le tre del pomeriggio, dovevamo secondo il
programma rientrare alle diciannove.
Ci salutiamo e il
capitano ci chiede come è andata se ci siamo divertiti?
Gli rispondo che non
è andata bene.
Qui il finale, il
capitano mi dice, “io a Mister R.,
quello dell'Agenzia gli avevo detto che non era un buon periodo per
andare a pescare alle Similan".
A questo punto dopo
tutto questo e da altre informazioni che ci da, ho avuto la certezza
di avere ricevuto una grande “FREGATURA”.
Dai signori R. e M. E’ come se mi avessero mandato a pescare i
salmoni nel fiume Adige o pescare i tonni a Gennaio in Adriatico.
Sono molto
arrabbiato e non riesco a darmi pace, soprattutto per aver rovinato
un grande sogno del mio amico.
Al mio ritorno ho
telefonato ai due complici per dei chiarimenti, loro hanno cercato
di farmi capire che erano in buona fede, ma hanno solamente fatto
aumentare la certezza che sono due
“....................”, non posso scrivere quello che
penso.
Io cercavo solo dei
consigli Professionali per avere le maggiori possibilità di
riuscita.
Visto che avevamo
fatto dei sacrifici enormi per poterci permettere una volta nella
vita un piccolo sogno. Purtroppo ho parlato sì con dei
professionisti ma solo dei propri interessi.
Vanna Marchi al
confronto è una dilettante.
Cosa posso fare per
salvare qualcuno dai consigli di A.R.
e dall’agenzia L. Viaggi di R. M.?
Firmato Fabrizio
Benedetti
Il mio
indirizzo e-mail è:
fabriben@hotmail.com
Grazie
Massimo Rotondaro |
Soverato, li 23 marzo 2002
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