Campionati Italiani FIPSAS – Drifting e Traina d’Altura 2003

LA FARSA

 

Questo articolo non vuole essere una cronaca sterile dei due Campionati appena terminati, ma una critica, speriamo costruttiva,  alla Federazione Italiana Pesca Sportiva.

Sono gare importanti, con tanti atleti carichi e vogliosi di fare la loro buona parte, ma ad armi pari.

Se da un verso la Federazione pare stia lavorando per migliorare i regolamenti, dall’altro si trova senza veri e propri Giudici di gara.

E poi le società organizzatrici dei Campionati che con comportamenti a dir poco scandalosi mettono in condizione il loro equipaggio (cioè l’equipaggio di “casa”) di vincere l’agognato titolo di Campiona d’italia della Categoria. E l’unico modo, per loro, di vincere, è quello. 

Campionato Drifting 2003 di Marina di Pisa.

Organizzazione a dir poco pessima, imbarcazioni di diversa natura (vie erano barche di 10 e 12 metri ma anche di 6,50) il che è tutto dire per una pesca da disputare a circa 20 miglia dalla costa (e per fortuna che quel club vanta l'organizzazione di un mondiale negli anni scorsi!!!!!)

Breefing (incontro con gli equipaggi) previsto per le ore 17 ed invece ha inizio alle ore 19,00, con grande confusione e senza una scaletta di lavoro e dei punti all’ordine del giorno già stabiliti. Discussione su argomenti sciocchi e con  grandi lacune del regolamento. Alcuni equipaggi, infatti, avrebbero gradito il rilascio dei pesci sotto misura, ad esempio un tonnetto rosso di 1 Kg. sarebbe dovuto essere rilasciato con l’attribuzione di punti come se fosse stato di 30 Kg. misura minima consentita. Ci si immagina la confusione scaturita a bordo quando sotto la barca si fosse trovato un tonnetto di 2 o 3 Kg. L’ispettore di bordo sarebbe stato in grado di capire dall’alto del pozzetto (guardando il pesce di schiena) se si fosse trattato di tonnetto rosso, alletterato o altro?

Beh, ridicolo discutere di questo in sede di gara e magari in condizione di mare mosso. Comunque dopo circa 2 ore di discussione si decideva di non accettare il rilascio di pesci sotto i 10 Kg. Per poco due concorrenti non arrivavano alle....mani!!.

E poi la storia dell’ancoraggio voluto dagli organizzatori del Tuna Club Arno. In quella zona, infatti, pescano sempre ancorati per cui era loro intenzione continuare in questa tecnica, dove forti conoscitori della zona, avrebbero sicuramente potuto pescare in una zona già pasturata nei giorni scorsi.

Ebbene anche in questo caso la discussione aperta e rumorosa di tutti gli equipaggi ha fatto desistere il giudice di gara ed il direttore di gara dall’imporre l’ancoraggio.

Drifting vuol dire pesca a scarroccio, e così è stato.

Bene il giorno seguente tutti pronti per partire, ma il Giudice di gara, molto insicuro e sicuramente con pochissima cognizione di gare di pesca in drifting e di condizioni meteomarine decide subito (alle ore 08,00) di annullare la prova e rinviare all’indomani.

Alle ore 10,00 il vento calava ed alcuni equipaggi uscivano in pesca, non in gara.

Ci ritroviamo quindi a sabato, finalmente si esce. Si parte destinazione GORGONA, a circa 18 miglia da Marina di Pisa.

In quel tratto di mare ci sono state le catture, ma soprattutto di alletterati di 7/8 chili, prede non valide ai fini della classifica.

Ecco spiegato, quindi,  il perché dell’insistenza degli organizzatori per il rilascio del pesce rosso. Sicuramente è difficile in pochi secondi discernere un alletterato di 8 - 10 chili da un tonno rosso. E probabilmente su questo equivoco si voleva “giocare”.

Finisce la prima giornata di gara con l’equipaggio di casa che cattura un pesce sulla 30 libbre e ne strappa un altro. Beh! due ferrate in confronto a zero di altri equipaggi dei quali il 70 per cento è rimasto a secco, è una bella media.

Ed ecco che rientrati a terra, e girovagando per i negozi, viene fuori la notizia che alcuni equipaggi della zona, tra i quali “Zabombo” (equipaggio del Tuna club Arno) hanno comprato attiratori magnetici per  tonni, il Tuna Magnete (leggi ns.articolo di diverso tempo fa). Naturalmente non sono in grado di confermare che parte degli equipaggi avevamo questo apparecchio né se lo stesso è effettivamente efficiente. Sta di fatto che il dubbio rimane.

All’indomani, prima con la storia del black-out dell’Enel gli organizzatori danno per impossibile poter aprire le celle per recuperare l’esca. Poi intorno alle 09,30 ritorna l’energia elettrica e per gli organizzatori si paventa lo spettro della gara. Parlo di spettro perché non facendo quella manches il titolo sarebbe andato a Zabombo.

Bene, la ciliegina sulla torta: Gli organizzatori, con il “senza midollo” Giudice di gara, comunicano che la Capitaneria di porto ha preavvisato Burrasca da sud. Il mare in quel momento era bianco, come dire forza "olio", e nessun segno faceva presagire la Burrasca. I romani telefonano nella loro zona, 250 chilometri più a sud, per sapere se c’è traccia di vento e di mare da scirocco, ma anche lì il mare è calmo, bellissimo.

Nulla da fare gli organizzatori decidono di non dare via alla gara e dichiarano chiusa la competizione assegnando all’ equipaggio di ZABOMBO L’agognato titolo di Campione D’italia.

Per la cronaca: il mare per tutta la giornata è stato calmissimo e del vento nemmeno l’ombra.

Tuna club Punto Arno Campione d’Italia: ma con quale spirito e con quale coraggio si indossa la maglia azzurra?

E la Federazione come può, tramite i propri uomini (giudice di gara) acconsentire acchè queste manifestazioni vengano rovinate per l’incompetenza e la bramosia di successo?

Vi invitiamo a leggere l’articolo apparso su altro sito web e scritto dal Vicepresidente del Tuna Club Punto Arno, per capire come si sia preferito dire poco anzicchè raccontare le vicissitudini di una farsa (http://www.biggame.it/campionati/italia2003/index.htm). Fare cronaca significa raccontare il vero e non "la propria verità".......

Naturalmente il nostro sito che non ha nulla da nascondere né ha scheletri nell’armadio, ha scritto una email al vicepresidente del Tuna Arno, Alessandro Pierucci, che pubblichiamo integralmente (in fondo alla pagina). Il gentile Pierucci ha poi risposto per come si legge nell’email (leggi di seguito).

L’email da parte del sottoscritto è stata inviata al Presidente del Settore mare della FIPSAS, Sig. Marchetti, che naturalmente non ha risposto.

E per ora finisce qui la farsa del drifting.

E continua con la traina d’altura di Bari.

Giudice di gara alla prima uscita in assoluto, non è in grado di chiarire aspetti e dubbi del regolamento. Poi interpreta a modo suo e consente l’utilizzo dei teaser. Poi ancora non consente la piombatura sul trave ma consente la piombatura sulle ancorette, mentre vieta l’utilizzo delle piumette sulle ancorette o sugli ami degli artificiali. Poi ancora pensa di squalificare l’equipaggio di Latina perché portano a terra due lampughe sotto il peso minimo consentito dalla gara che era due chili, ecc. ecc. Gli svarioni non si contano.

La cronaca. Il primo giorno non si esce a causa delle condizioni del mare. Naturalmente il Giudice ritiene di non dare una partenza posticipata e manda tutti a casa. L’equipaggio di Roma esce ed alla fine della giornata catturerà ben 12 alalunghe. Menomale che c'era mare mosso, altrimenti?

Nuova storia del Giudice di gara: si esce solo domani (sabato per chi legge) e la prova sarà valida. Come dire che il Campionato si disputerà su una sola prova. Naturalmente ne è scaturita una tale discussione che alla fine il Giudice di Gara ha deciso di far disputare il Campionato in due giornate, come veramente prevede il regolamento nazionale, previa consulta telefonica con il Presidente del Settore Mare: che figuraccia!

Secondo giorno finalmente si esce. Anche qui  accade qualcosa di strano. L’equipaggio di “casa” “Mammalina”, subito dopo il via, dato alle ore 08,45, allama e porta a pagliolo due tonni di circa 9 chili cadauno. Un bel record, soprattutto in considerazione che il tutto è avvenuto in due minuti e due pesci a pagliolo! Ma in questo caso “dio è grande” ed alla fine della giornata di gara vincerà “Primavera” di Catania. Secondo Mammalina.

Terzo giorno, secondo per la gara, non cambia la situazione e l’equipaggio Siciliano si porta a casa l’azzurro.

Insomma, in questo bailamme di confusione, tra giudici di gara e organizzatori furbetti, si sono conclusi i Campionati Drifting e Traina d’altura, una grande delusione per chi ha partecipato per la prima volta a queste manifestazioni.

La Federazione dovrà prendere seri ed urgenti provvedimenti per tutelare i partecipanti che tanti soldi e tanti sacrifici fanno per arrivare a queste gare.

E poi un grande controllo sulle selettive: ci risulta che molte di queste gare sono falsate in quanto vengono aumentati i numeri degli equipaggi partecipanti variando quindi il quorum. E’ vergognoso anche e soprattutto perché poi alcuni dei componenti di questi circoli che non effettuano alcuna prova di selettiva e partecipano ai Campionati italiano vengono poi invitati a partecipare ai campionati mondiali.

Ma queste è un’altra vergognosa storia di cui ne parleremo in altro articolo.

Hai qualcosa da dire in merito: scrivi pure sarà prontamente pubblicata e faremo da portavoce per tutti i garisti Italiani nei confronti della FIPSAS affinché questo scandalo infinito finisca.

Massimo Rotondaro

Catanzaro, 16 ottobre 2003
EMAIL SCRITTA A PIERUCCI (VICEPRESIDENTE DEL TUNA CLUB ARNO) E PER CONOSCENZA AI PRESIDENTI PROVINCIALE, REGIONALE E NAZIONALE DELLA FIPSAS, NONCHE' AL SETTORE GIUDICI.

----- Original Message -----

Sent: Tuesday, April 30, 2002 10:25 AM
Subject: Veri Campioni?

 

Egregio Pierucci,

ho appena letto l’articoletto sul sito www.Biggame.it  e comprendo come la “delusione” per la “magra” vittoria ti abbia messo nella condizione di scrivere poco, in considerazione dell’importanza della manifestazione. Vincendo in quel modo è meglio scrivere il meno possibile.

D'altronde chi avrebbe vinto la gara era già scritto, in considerazione di parecchi ed evidenti “segnali”.

Primo fra tutti l’uso del Makomagnet del quale, almeno i lettori della rivista del quale sono Direttore Responsabile (www.pescainmare.com) ne sono a conoscenza sin dal 2002 (Il Magnete attira pesci).

E quindi chi l’ha usato pensando di fare il  furbo, tale non è stato se non scorretto e poco sportivo.

Di certo tra le barche partecipanti ve ne erano almeno due con quell’attrezzo del quale, comunque, ne disconosco effettivamente la bontà.

D'altronde la presenza in zona del Makomagnet viene confermato dal Proprietario del negozio di Marina di Pisa Blu Marlin Sport il quale ha asserito di averne già venduti tre ad altrettanti pescatori della zona.

Il proprietario del negozio, comunque, si è ben guardato dal farci sapere i nomi.

Ieri mattina (domenica 28 u.s.) era evidente l’intenzione dell’organizzazione di non far uscire in mare, prima con la scusa della sarde e poi con l’arrivo di una Burrasca che i più sapevano non sarebbe mai arrivata (i romani avevano avuto conferme da amici che abitano sul litorale laziale che dello Scirocco previsto non ve ne era ombra). Ed infatti cosi è stato.

Una organizzazione veramente scadente, nel senso che c’è stato poco rispetto dei partecipanti. Arrivo alle ore 17 e le prime parole dagli organizzatori sono state rivolte ai partecipanti due ore dopo, in fretta e furia in quanto in quel locale ove si effettuata il Breefing non vi era luce. Si è poi continuata una discussione scadente e deludente per quanto riguarda il rilascio dei tonni sotto misura. E discutere del rilascio di un tonnetto di 1 Kg. Con valore peso minimo 30 Kg. È ridicolo. I giudici si sono lasciati prendere la mano dai partecipanti senza essere capaci di dare risposte plausibili ad un regolamento che fa acqua da tutte le parti. E quest’anno, purtroppo, mancava in veste di Giudice l’ottimo Tiziano Parma, presente invece, come garista.

La preparazione dei Direttore di gara e del giudice di gara sul nuovo regolamento è stata veramente scarsa, visto che è bastata la contestazione di tutti gli equipaggi ad esclusione dei “gonfiati professori” del BIGGAME ITALIA per scatenare una piccola bagarre per intervento di alcuni non sfociata in rissa. Qualcuno del Team di Albarella si è risentito perché uno dei romani gli ha ben ricordato come in quel campionato hanno vinto la “maglia di Campioni” con la cattura di due alletterari contro il secondo che aveva catturato 164 Kg. Di tonno rosso, ma questa è un’altra storia.

I premi destinati ai vincitori pochissimi, ai partecipanti nulli. Solo un piccolo ricordo della Torre di Pisa con un oggetto da tavolo.

Unica nota positiva le imbarcazioni,  veramente all’ altezza della situazione.

Il prezzo dell’esca altissimo, ben 16,00 euro la cassa (ma è possibile che si debba guadagnare su ogni cosa?)

Bisogna comunque dire che molti dei soci del Vs. circolo si sono dimostrati molto gentili ed ospitali, cosa che almeno ci ha gratificato dei sacrifici sostenuti.

Senza dimenticare che il primo giorno si sapeva che quel vento di grecale sarebbe diminuito consentendo la gara. L’organizzazione, invece, ha preferito mandare tutti a casa alle 08,00 mentre avrebbe potuto fare un rinvio del breefing alle ore 10 e rivalutare la situazione atmosferica.

D'altronde queste previsioni erano state fatte da almeno due dei vs. soci contattati personalmente in loco. E di certo non sono dei maghi.

In definitiva  è stata una ottima organizzazione quella del Tuna Club di Pisa per mettere in condizione ottimale l’equipaggio “ZABOMBO” di Luca Cavagnaro di portarsi a casa l’agognato titolo di Campione D’italia. Agognato in quanto nelle precedenti gare degli anni passati nulla erano riusciti a fare, nemmeno un piazzamento (Ti ricordo Roseto dove hanno catturato tonni sotto misura e sono stati squalificati).

Naturalmente la domanda nasce spontanea: con quale spirito indosseranno quella maglia sapendo bene che il titolo è stato assegnato loro dall’organizzazione e non dal Campo di gara?

Onore ai Campioni….. visto che hanno vinto (senza comunque mettere in discussione la loro probabile ma in questo caso dubbia bravura).

 

Comunque il discorso non finisce qui nel senso che questo campionato per il club del quale sono presidente è il terzo Campionato Italiano che disputiamo e siamo stanchi di fare migliaia di chilometri per essere presi in giro  da questa o da quella organizzazione.

Questa email verrà inviata per conoscenza al Presidente Provinciale di Catanzaro FIPSAS, al Presidente Regionale della Calabria FIPSAS, al responsabile settore mare FIPSAS e pubblicata sul sito www.pescainmare.com. Sarà seguita da una dettagliata e motivata protesta al settore mare FIPSAS sulla regolarità dello svolgimento di alcuni Campionati Italiani degli ultimi anni.

Grazie per la cortese attenzione, ma rimanere nel  silenzio sarebbe stata una ulteriore beffa per chi con tanta passione affronta i sacrifici della gestione di un Club FIPSAS.

Massimo Rotondaro

Presidente Circolo Pesca Sportiva Soverato (CZ 18). 

p.s.: se intendi rispondere la tua email, previa tua autorizzazione, verrà naturalmente pubblicata.

 
LA RISPOSTA DI PIERUCCI

From: "EdandCat" <edandcat@interfree.it>
To: "PescaInMare & PescareMare - La rivista di Pesca on line" <infoline@pescainmare.com>
References: <000001c1f020$8ef22c60$069ca8c0@x>
Subject: Re: Veri Campioni?
Date: Wed, 1 Oct 2003 00:44:39 +0200
 

Caro RotOndaro,
non vedo cosa avrei dovuto scrivere in più rispetto a quello che ho scritto.
Come potrai facilmente constatare, poche righe il primo giorno, qualche riga in più il secondo per descrivere l'andamento della reale competizione e poche righe quale conclusione di un Campionato Italiano zeppo di polemiche, peraltro abbastanza usuali in queste competizioni.
Io sono pienamente d'accordo con te, quando sostieni che vincere un campionato con degli alletterati a fronte di un gigante di 164 kili è svilente per una gara di Big Game, ma queste sistuazioni nascono da un regolamento che definire lacunoso è poco.
A bordo dell'imbarcazione vincitrice della competizione vi era un commissario, parte integrante di un'altro team in gara e  come tale fortemente interessato alla vittoria del suo equipaggio.
Come fai ad ipotizzare raggiri in tali condizioni o l'uso di attrezzi non consentiti.
Oppure pensi che oltre all'organizzazione, anche altri equipaggi abbiano fatto parte di una mega congiura?
Torniamo sulla terra.
Il primo giorno mi sono battuto sino all'ultimo per lo svolgimento della gara, chiedi pure per conferma, ma non posso biasimare un Direttore di Gara che mette in primis la sicurezza dei partecipanti, visto che la possibilità dello smorzarsi del vento erano del 50%.
Tengo a ricordarti peraltro, che il primo giorno  tutti gli equipaggi erano allo stesso livello e non capisco quindi come il rimandare la gara potesse favorire i nostri equipaggi.
Il prezzo dell'esca non lo abbiamo stabilito noi, anzi usualmente le paghiamo 20 euro alla cassa.
Il secondo giorno ha regnato il caos e la decisione finale di non prendere il mare è stata presa dal Direttore di Gara, unitamente ad altri 4 capo equipaggi che sono usciti oltre le 12 miglia per una verifica.
Ti ringrazio a nome di quei soci che tu menzioni positivamente.
Per quanto riguarda lo spirito con cui indosseranno la maglia di Campioni D'Italia pensò che sarà quello giusto: la consapevolezza di aver vinto sul campo, con una condotta di gara esemplare.
Rompere dopo un'ora e quindici minuti di combattimento con un tonno stimato oltre i cento kili sulle trenta libbre ed avere poi la capacità di reagire con un'altra cattura sempre sulle trenta libbre con in tonno di 57,200 kili non è da poco.
Ovviamente non ho niente in contrario alla pubblicazione di queste righe unitamente al mio indirizzo di e-mail.
Vorrei comunque che queste nostre diverse vedute potessero convergere in una positiva collaborazione, nella ricerca di un miglioramento dell'attuale regolamento FIPSAS.
Possiamo ricontattarci se sei d'accordo.
 
Ciao
 
Alessadro Pierucci 
 
 

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