Ortona, nel mare dell' Abruzzo
ortona,abbruzzi,pesca
in mare, pesca, pescare, bolentino, drifting, big game, pescaremare,
traina, rockfishing, surfcasting, beachlegering, ricciola, dentice, tonno,
palamita, marlin, il pescatore, fishing, on the sea, fish, marlin, dorado,
anglerworld, angler, fisherman, reel, tuna, yellofin, boat, yacht, catch and
release, pescaremare, pescare mare, sport, sportfishing, trabucco, colmic,
italcanna, normic, bayliner, milo, mitchell, asso, fluorocarbon
Adriatico: pesca ad Ortona.
Caratteristiche principali di Ortona sono i circa 25 chilometri di costa con
un susseguirsi di insenature, spiagge, golfi e scogliere, con una massiccia presenza di flora mediterranea che costituiscono una grossa attrattiva per
i turisti. L'economia del paese si basa soprattutto sul porto è sulla
struttura ivi compresa. Tutte le attività sono legate alla pesca,
all'industria, nonché ai cantieri e al commercio. La città con una grande tradizione marinara, ha in se l'istituto tecnico nautico che contribuisce annualmente
alla formazione di intere schiere di capitani, continuando quindi una vecchia tradizione marinara.
clicca
sulla foto per ingrandire
|
Molto rinomato per
gli agonisti della zona il molo nord, e lì spesso vengono svolte numerose finali di campionati italiani sia individuali che a squadre. Molti
altri sono i luoghi di pesca. Il molo nord è composto dalla parte esterna da un pezzo di scogliera semi naturale mentre proseguendo verso
la punta si trovano cubi di cemento disposti in maniera
disordinata e che sono la tana ideale per una serie di specie
ittiche diverse. |
clicca
sulla foto per ingrandire |
In questa zona la scelta del posto va fatta con cura, non essendoci massi di grosse dimensioni.
All'inizio della diga interna sono ormeggiati i pescherecci mentre salendo verso
la punta la banchina è lasciata libera per le navi da carico.
Alla diga nord le automobili vanno parcheggiate all'ingresso del molo. All'interno del porto le tecniche praticate sono relative a pesci quali sgombri,
boghe, cefali e aguglie. Naturalmente dovremo usare una canna fissa e monofili molto sottili innescando pezzetti
di sarda o gambero. |
clicca
sulla foto per ingrandire |
I pescatori locali, usando dei
guadini a manico lungo, riescono a catturare dei piccoli pesciolini, sardine
e alici, che vengono immediatamente innescati. Ma non ci sono solo questi pesci,
e capita di catturare anche spigole, occhiate, saraghi ma sono riservati solo a
chi usa tecniche sofisticate. Esca privilegiata il bigattino. Le ore notturne e soprattutto in fase di marea montante,
sono i momenti migliori per insidiare queste prede. Nei pressi invece del molo dei pescherecci c'è un fondale sabbioso
di circa sette metri e qui vengono pescati i cefali. I primi scogli invece
nei pressi del faro, sono i luoghi ideali per le spigole ed i saraghi. |
clicca
sulla foto per ingrandire |
La pesca notturna con
canna bolognese e galleggiante all'inglese danno maggiori
soddisfazioni. Una caratteristica dei pescatori del luogo e usare come
innesco pezzi di sugarello, cosa che raramente abbiamo riscontrato in altre parti l'Italia. Cosa importante
è che l'orario d'accesso al porto è continuo anche se consentito solo
ed esclusivamente a piedi. Transitando invece con l'imbarcazione bisogna mantenere
il lato sinistro, e non il destro, come consuetudine di quasi
tutti i porti, e rimanere in ascolto sul Canale 12. Il fondale marino all'interno del porto
va da due a 8 metri di profondità. Altro luogo importante per
la pesca è il molo dei saraceni o Diga Sud. Questo molo è lungo
più di un chilometro ed è banchina dalla parte interna per quasi tutta la lunghezza. |
clicca
sulla foto per ingrandire |
Sulla parte esterna invece sono presenti piccoli scogli artificiali.
Le catture principali si riferiscono a pesci di superficie come per la parte nord, mentre sono presenti anche pesci di
fondo, diventando il mare più profondo. In prossimità di
questa zona il fondale diventa sabbioso. Presente quindi la
mormora che si può insediare con le canne da lancio, per poter
superare la barriera di scogli. Qui potremo usare gli anellidi:
il coreano ad esempio, risulta essere un'esca capace di attirare una gran quantità di
specie marine, sia predatrici che grufolatrici. Alcuni inneschi
nella foto sottostante. |
clicca sulla foto
per ingrandire
|
Qui di sopra si vede
il bibi vivo, il cannolicchio e l'americano, alcune esche
"regina" per la pesca dal molo ed il surfcasting,
anche se molto dispendiose in fase di acquisto. |
Nella parte esterna sono presenti naturalmente
tordi, ghiozzi e sciarrani, che tormenteranno le nostre esche. Sarà necessario naturalmente pasturare, soprattutto quando
insidiamo pesci di superficie. Naturalmente per ovvie ragioni non citiamo i nomi delle aziende che producono pastura, ma anche quella fatta in casa può avere un ottimo riscontro. Non ci resta quindi che
piazzare le nostre canne ed iniziare una nuova fantastica avventura di pesca.
Massimo Rotondaro
|
|
|
|
|
Cerca
nella rete con
ShinySeek
Torna
alla Home Page del sito
ortona,abbruzzi,pesca
in mare, pesca, pescare, bolentino, drifting, big game, pescaremare,
traina, rockfishing, surfcasting, beachlegering, ricciola, dentice, tonno,
palamita, marlin, il pescatore, fishing, on the sea, fish, marlin, dorado,
anglerworld, angler, fisherman, reel, tuna, yellofin, boat, yacht, catch and
release, pescaremare, pescare mare, sport, sportfishing, trabucco, colmic,
italcanna, normic, bayliner, milo, mitchell, asso, fluorocarbon